Nell’esprimere solidarietà alle vittime, il presidente dell’ordine barese sottolinea: “Non sono state rispettate le regole per l’accesso dei visitatori”.
“Sono sconvolto dalla notizia che ho ricevuto da una collega, una delle due vittime dell’aggressione avvenuta al presidio ospedaliero di Putignano e scattata alla richiesta di uscire dalla stanza, rivolta alla parente di una paziente ricoverata”. Esordisce così, Saverio Andreula (foto), presidente di Opi Bari, nel video messaggio inviato a Quinto Potere per commentare l’assurda aggressione subita da due infermiere all’ospedale Santa Maria degli Angeli di Putignano.
“Tra l’altro era una stanza a due letti e c’erano ben tre parenti – prosegue -. Come noto, la procedura di ingresso in ospedale prevede che i visitatori siano autorizzati e che documentino di aver effettuato il tampone. Se quelle persone erano lì, è evidente che nessuno le ha fermate. Quindi qualcosa non ha funzionato nella zona filtro”.
E ancora: “A tutela anche dell’atra paziente presente in stanza, la collega si è trovata nella necessità di chiedere l’allontanamento dei parenti. Apriti cielo! E’ successo di tutto e di più. Sono volati spintoni, schiaffi… In questo momento le vittime sono fuori dal servizio per infortunio, con una prognosi di alcuni giorni a causa del disagio non solo fisico, ma anche psicologico”.
Conclude Andreula: “A nome della comunità infermieristica della provincia di Bari desidero esprimere vicinanza alle colleghe per questa situazione pazzesca. Basterebbe un po’ di buona volontà da parte dell’amministrazione dell’Asl per fare in modo che episodi simili non si ripetano”.
Redazione Nurse Times
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