E’ stato condannato a un anno e due mesi per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, con pena sospesa, il 19enne Nicolas Cardinali, arrestato quattro mesi fa, dopo aver brutalmente aggredito due infermieri al Pronto soccorso dell’ospedale di Torrette di Ancona, scagliandosi poi anche contro i carabinieri intervenuti per riportare la calma. La sentenza è arrivata ieri in giudizio abbreviato, prosieguo della direttissima espletata a seguito dell’arresto.
La notte del 18 febbraio scorso il giovane, figlio dell’assessore comunale Orlanda Latini, aveva preso a pugni e a testate in faccia due infermieri, che riportarono dieci giorni di prognosi ciascuno. Entrambi sono stati risarciti e hanno rimesso la querela. Per dimostrare il proprio pentimento l’aggressore ha effettuato una donazione simbolica di 300 euro all’ospedale di Ancona, che a sua volta girerà la somma a un ente benefico. Dopo l’arresto aveva chiesto scusa anche all’Arma.
Ma cosa successe quella notte al Pronto soccorso di Ancona? Stando alla ricostruzione dei fatti, Cardinali voleva entrare per forza nelle salette interne, dove si trovava un suo amico, minorenne, rimasto ferito poco prima in un incidente stradale per un presunto tentativo di rapina a cui lo stesso Cardinali avrebbe assistito. Il personale sanitario non poteva lasciarlo passare e lui reagì con violenza, prendendo a calci la porta d’ingresso, per poi minacciare e colpire i due infermieri.
Nemmeno i carabinieri riuscirono a calmare il 19enne, che continuò ad alzare le mani, rifiutandosi di fornire le proprio generalità e tentando di darsi alla fuga quando i militari provarono a fermarlo. Per “ammorbidirlo” si rese necessario l’uso del taser, a cui fecero seguito l’arresto e, dopo la convalida, l’obbligo di firma come misura cautelare.
Redazione Nurse Times
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