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Alessandria, tornano al lavoro i 41 infermieri stoppati dall’Opi: saldate le quote di iscrizione arretrate

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Giovanni Chilin, presidente di Opi Alessandria, ha annunciato che i 41 infermieri che dallo scorso venerdì non potevano lavorare per il mancato pagamento delle quote di iscrizione all’Ordine professionale sono tornati in servizio già il giorno dopo, avendo saldato le somme previste.

“Da un’attenta analisi – ha spiegato il presidente di Opi Alessandria a Radio Gold – è emerso che in ogni singola struttura complessa non c’è mai stata più di un’assenza“. Gli infermieri in provincia che dallo scorso venerdì sono stati tecnicamente cancellati dall’ordine erano circa 100. “Riguardo agli altri 60 – ha aggiunto Chilin – non abbiamo informazioni sul loro datore di lavoro. La maggioranza di loro non lavora più in provincia: alcuni sarebbero impegnati all’estero. Abbiamo anche contattato Asl per poter fare il punto sulla situazione delle case di riposo”.

Sulla vicenda è intervenuta la Uil Fpl: “Siamo consapevoli del fatto che l’Ordine abbia agito seguendo le regole e che i dipendenti avrebbero dovuto leggere le pec e provvedere al versamento, anche solo di una solo quota di iscrizione all’albo nei tempi indicati. Sappiamo anche che questa prassi spesso non è ancora diventata consuetudine tra i lavoratori. La decisione dell’Ordine di cancellare dall’albo infermiere e infermieri non in regola con i versamenti ha causato forti disagi economici agli stessi dipendenti, che operano in Asl o nella Azienda Ospedaliero Universitaria di Alessandria. ma anche ai colleghi che si sono trovati a dover sopperire alla loro assenza nei reparti”.

E ancora: “Il danno più grave, ovviamente, è quello che subiscono i pazienti, specie in questo momento drammatico per la già cronica carenza di personale infermieristico, di cui anche lo stesso Ordine di Alessandria è al corrente. Abbiamo chiesto al presidente dell’Ordine come si potesse risolvere questa situazione. Ricordiamo che gli obblighi di legge non permettono a infermiere e infermieri di lavorare se non regolarmente iscritti, ma sosteniamo che la modalità potesse anche essere gestita in un altro modo, proprio per evitare una penalizzazione così grave, anche da un punto di vista economico per tutti gli operatori interessati”.

Concludono da Uil Fpl: “Abbiamo chiesto di velocizzare la procedura di riammissione al lavoro del personale cancellato dall’albo e quindi sospeso. L’Ordine di Alessandria ha dimostrato buonsenso e sensibilità con una determina per ogni persona sospesa che abbia sanato la posizione di iscrizione, per permettere il reintegro immediato sul posto di lavoro e, a seguire, una delibera a conferma della determina stessa”.

Redazione Nurse Times

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