Nel Distretto 17 Riviera-Val di Vara, su iniziativa congiunta di Asl 5 Spezzino e Federfarma La Spezia è partito in via sperimentale il progetto pilota “Farmacie di Comunità”, che prevede la presenza di un infermiere di famiglia e comunità (IFeC) una volta alla settimana, nelle tre farmacie di Riccò del Golfo, Rocchetta di Vara e Pignone. L’obiettivo è garantire un presidio sociosanitario di prossimità in grado di rispondere ai bisogni delle comunità locali, soprattutto nei territori più decentrati.
Le sedi e i giorni della settimana sono già stati stabiliti: l’infermiere di famiglia e comunità sarà a Pignone ogni lunedì, a Vara il martedì e a Riccò del Golfo il giovedì, sempre dalle 9 alle 12. Il progetto potrebbe estendersi ad altri territori sulla base dei risultati e delle valutazioni che emergeranno nel corso della sperimentazione.
Come riferito dall’Asl 5 Spezzino, l’infermiere di famiglia e comunità opera con un ventaglio di attività che vanno dalla prevenzione del diabete e delle malattie cardiovascolari e neurologiche, alla promozione delle campagne vaccinali, passando per lo screening del colon-retto e della cervice uterina.
Fondamentale anche il contributo nella gestione delle terapie: l’infermiere di famiglia e comunità effettua la riconciliazione terapeutica per i pazienti in politerapia e per coloro che sono appena stati dimessi dall’ospedale. Tra i compiti rientra inoltre la valutazione della fragilità dei cittadini over 65, con l’eventuale presa in carico di soggetti particolarmente vulnerabili.
Il progetto rientra nell’ambito dell’iniziativa “Rete di Comunità: Qui Insieme”, promossa dall’Asl 5 Spezzino e ispirata al modello delle case di comunità, in cui si integrano servizi sanitari e sociali per prendersi cura della persona nel suo complesso, anche a domicilio. In questo contesto, le farmacie diventano “presidi della sanità sul territorio”, come spiega Maria Elena Cavallo, direttore del Distretto 17. “La compresenza di farmacista e infermiere di comunità – aggiunge – rende la farmacia un presidio di prossimità, favorendo la conoscenza e la fruizione dei servizi sociosanitari, soprattutto in aree logisticamente disagiate”.
Un obiettivo del progetto “Farmacie di Comunità” è anche quello di responsabilizzare l’assistito. “Le attività di screening, educazione sanitaria e prevenzione che vengono proposte – conclude Cavallo – mirano a rafforzare la consapevolezza del cittadino che lui stesso deve occuparsi della propria salute”.
“Abbiamo firmato il protocollo con l’Asl 5 Spezzino un anno fa circa, poi è seguita la fase organizzativa – spiega la presidente di Federfarma La Spezia, Elisabetta Borachia -. Le farmacie mettono a disposizione uno spazio dove l’infermiere, che dipende dall’Asl, può ricevere ed erogare prestazioni. Negli altri giorni raccoglie le prenotazioni o orientano gli assistiti in base alle richieste”.
Redazione Nurse Times
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