Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Uil Fpl Verona.
Per circa 700 infermieri in servizio all’Ulss 9 Scaligera e all’Aoui Verona la busta paga di novembre porterà un’amara sorpresa. Con l’entrata in vigore del nuovo Ccnl Sanità 2022-2024 arrivano gli arretrati, ma per gli infermieri che hanno lavorato in pronta disponibilità durante tutto il 2025 è forte la probabilità che non beneficeranno dagli arretrati previsti.
Il motivo? convinti di beneficiare dell’aliquota agevolata al 5%, scopriranno a novembre che quelle stesse ore non sono più considerate agevolate. Di conseguenza dovranno restituire la differenza fiscale, pari a un ulteriore 25%, sulle ore già prestate.
“I dipendenti dovranno integrare l’imposta sostitutiva pagata nella misura ridotta, ritrovandosi di fatto a pagare un conguaglio salatissimo – spiega Luca Molinari, responsabile Sanità di Uil Fpl Verona -. Lo Stato dà e nello stesso momento toglie. Così si genera solo frustrazione tra chi ha garantito il servizio”.
Molinari ricorda come il sindacato avesse già segnalato queste criticità all’Aran: “Un Ccnl così costruito non tiene conto delle reali necessità del personale e del momento che stanno vivendo i servizi sanitari”.
Sulla stessa linea Marco Bognin, segretario generale di Uil Fpl Verona: “Gli arretrati del nuovo Ccnl copriranno solo il 2024 e parte del 2025, mentre 2022 e 2023 non saranno riconosciuti. E quel poco che arriverà servirà in gran parte a compensare il conguaglio fiscale imposto dallo Stato e confermato dall’Agenzia delle Entrate con la Risposta n. 272/2025. È una situazione paradossale: lo Stato stabilisce un’aliquota, l’Agenzia la rettifica, e a farne le spese sono le lavoratrici e i lavoratori”.
Uil Fpl Verona denuncia un quadro normativo frammentato e incoerente, che crea evidenti disparità: “Pensiamo a un infermiere che per mesi ha garantito straordinari, convinto, perché così stabilito, chesarebbero stati tassati al 5% – spiega Bognin -. Dopo aver organizzato la propria vita, i turni e perfino il bilancio familiare su quella certezza, oggi scopre che quelle stesse ore non sono più agevolate e che dovrà restituire un ulteriore 25% allo Stato”.
E ancora: “Di fatto, un infermiere che ha fatto straordinari in pronta disponibilità si ritrova, mesi dopo, a dover pagare parte di ciò che aveva già guadagnato. È inaccettabile. Nessun lavoratore dovrebbe scoprire a posteriori che ciò che ha percepito non era reale, e che deve restituire soldi per colpe non sue”.
Uil Fpl Verona chiede un intervento immediato per garantire chiarezza, equità e rispetto a tutti i professionisti che ogni giorno assicurano il funzionamento del sistema sanitario, evitando soluzioni improvvisate, che generano confusione e malcontento di uso.
Redazione Nurse Times
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