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Casalmaggiore, reparto dell’Ospedale Oglio Po affidato a cooperativa per mancanza di infermieri. Asst Cremona: “Nessuna privatizzazione”

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La direzione strategica difende la scelta temporanea: 14 incontri dal gennaio 2025; priorità ai servizi, ferie e riposi del personale.

L’Asst Cremona ha diffuso un comunicato ufficiale per chiarire la propria decisione di affidare temporaneamente il servizio infermieristico di un reparto ospedaliero a una cooperativa. In un contesto segnato dalla grave carenza di infermieri la direzione definisce l’intervento come una misura emergenziale per garantire servizi, ferie e riposi agli operatori, respingendo l’accusa di “privatizzazione”.

Il comunicato ufficiale

Nel comunicato dell’Asst Cremona si legge: “In riferimento alla nota stampa ‘Oglio Po: l’ennesimo atto vergognoso’ sono doverose alcune precisazioni. La questione della carenza di infermieri, puntualmente condivisa con le organizzazioni sindacali, è stata affrontata dalla direzione strategica con la massima attenzione e tutti gli approfondimenti del caso”. L’Azienda aggiunge che dal gennaio 2025 a oggi si sono svolti 14 incontri tra la direzione e le organizzazioni sindacali, e che la carenza di personale è stata all’ordine del giorno negli ultimi cinque incontri.

Asst Cremona sottolinea inoltre che la scelta di affidare temporaneamente l’assistenza a un soggetto terzo, ossia una cooperativa, “non ha nulla a che vedere con la privatizzazione” e che le motivazioni sono esclusivamente operative: garantire la continuità dei servizi ai pazienti e consentire agli infermieri di fruire di ferie e riposi.

Contesto e implicazioni della misura

La difficoltà nel reperire personale infermieristico è una problematica segnalata in più realtà italiane: turni carichi, concorsi insufficienti e un mix di pensionamenti e carenze di reclutamento hanno portato molte aziende sanitarie a cercare soluzioni temporanee. Nel caso di Cremona l’Asst dichiara di aver “provato tutte le strade possibili”, prima di optare per l’affidamento alla cooperativa.

Redazione Nurse Times

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