Il Tribunale di Catania riconosce il demansionamento: mansioni igienico-domestiche abituali e risarcimenti per il periodo 2012-2025
Il Tribunale del Lavoro di Catania ha condannato l’Azienda Ospedaliera Cannizzaro per demansionamento nei confronti di sette infermieri del reparto di Chirurgia generale, disponendo il riconoscimento del diritto a un risarcimento proporzionale ai mesi di attività svolta dal 2012 al 2025. Questa pronuncia segna un caso significativo nella cronaca italiana della sanità e riapre il dibattito sulle responsabilità organizzative nelle strutture ospedaliere.
I fatti e la sentenza: cosa ha deciso il giudice
Secondo la motivazione, firmata dal Giudice del Lavoro Dott.ssa Luisa Maria Cutrona, le mansioni aggiuntive svolte dagli infermieri — definite nella sentenza come operazioni materiali e attività igienico-domestiche-alberghiere — non rientrano nella professionalità appartenente alla ex categoria D e hanno assunto carattere regolare e ricorrente, integrando così il demansionamento. Il Tribunale ha stabilito il diritto al risarcimento del danno, sia patrimoniale che non patrimoniale, in quanto il demansionamento può ledere diritti fondamentali quali la dignità professionale.
La segreteria provinciale della Fials di Catania, che ha portato la vicenda all’attenzione pubblica, ha definito la sentenza «un primo passo fondamentale» in attesa di ulteriori pronunce relative ad altri ricorsi pendenti. Nella nota ufficiale, a firma del segretario provinciale Agata Consoli e del segretario aziendale Fabio Cangemi, si sottolinea l’importanza di rafforzare l’organico per evitare il ripetersi di pratiche che sovraccaricano il personale infermieristico.
Contesto e precedenti: una questione ricorrente nel Cannizzaro
Non si tratta di un episodio isolato: negli ultimi anni l’Azienda Cannizzaro è già stata coinvolta in pronunce giudiziarie simili, con sentenze che hanno riconosciuto in diverse occasioni il demansionamento per infermieri costretti a svolgere attività proprie di OSS o a mansioni subordinate. Questi precedenti forniscono un quadro utile per comprendere la rilevanza della decisione attuale e i possibili impatti economici e organizzativi per l’ospedale.
Implicazioni per la sanità e per il personale infermieristico
La sentenza tocca temi chiave per la gestione del personale sanitario: adeguatezza delle dotazioni organiche, corretta attribuzione delle mansioni, e rispetto della dignità professionale. Per le strutture ospedaliere significa dover rivedere piani di organizzazione del lavoro e budget per eventuali risarcimenti, mentre per gli infermieri rappresenta un riconoscimento giuridico della propria professionalità e dei danni subiti quando questa viene svilita.
Approfondimento giuridico e dati utili
Dal punto di vista giuridico, il demansionamento si configura quando il datore di lavoro assegna stabilmente al lavoratore mansioni di livello inferiore rispetto a quelle corrispondenti al profilo contrattuale, senza adeguata motivazione e in assenza di accordo. La sentenza del Tribunale di Catania richiama la possibilità di ottenere risarcimenti per il periodo in cui la condotta è proseguita — nel caso specifico, gli anni dal 2012 al 2025 — con calcoli basati sulla percentuale del trattamento retributivo per ciascun mese coinvolto. Per una lettura integrale della pronuncia è possibile consultare il deposito della sentenza pubblicato sui registri giurisdizionali.
Redazione NurseTimes
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