Violenza inaudita nel reparto di pneumologia: il grido d’allarme del Presidente Andreula
Bari – Ancora un vile atto di violenza scuote il mondo sanitario pugliese. Un infermiere in servizio presso il reparto di Pneumologia dell’Ospedale “Di Venere” di Bari è stato brutalmente aggredito dal figlio di un paziente. La notizia, resa pubblica dalla stessa vittima attraverso un post sui social media lo scorso 29 aprile, ha immediatamente suscitato indignazione e forte preoccupazione tra i professionisti del settore.
Il presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Bari e membro del Comitato centrale della Federazione Nazionale degli Ordini Infermieristici (FNOPI), Saverio Andreula, ha espresso con fermezza la sua condanna per l’accaduto. “Come OPI Bari – ha dichiarato Andreula – siamo vicini al collega dell’Ospedale “Di Venere” e stigmatizziamo con la massima forza questa inaccettabile aggressione, auspicando che la giustizia faccia il suo corso e punisca severamente l’autore di questo gesto violento.”
La denuncia del presidente Andreula
Ma la denuncia di Andreula va oltre il singolo episodio, ponendo l’accento su una problematica sempre più pressante nel panorama sanitario italiano. “Quanto accaduto pochi giorni fa – ha aggiunto il presidente OPI Bari – non fa altro che confermare quanto denunciamo da tempo: la legge che prevede l’arresto in flagranza per chi aggredisce il personale sanitario, pur rappresentando un passo avanti, evidentemente non è sufficiente a fermare un fenomeno che ha visto una preoccupante escalation dopo la fine dell’emergenza COVID-19.”
Secondo Andreula, la radice del problema risiede in carenze strutturali del sistema sanitario, in primis la cronica carenza di personale infermieristico. “Servono interventi più strutturali – ha sottolineato – come un adeguamento delle piante organiche per alleggerire il carico di lavoro insostenibile che grava sugli infermieri, costretti a turni massacranti, e per arginare la fuga di professionisti dal Servizio Sanitario Nazionale.”
Di fronte a questa emergenza, l’OPI Bari rinnova con forza l’appello alle istituzioni politiche, sia a livello nazionale che regionale. “Per l’ennesima volta chiediamo ai decisori politici di avviare un tavolo di confronto permanente con il mondo sanitario e, in particolare, con la professione infermieristica. È fondamentale ascoltare la voce di chi opera in prima linea e che, purtroppo, continua ad essere vittima della rabbia ingiustificata di quei cittadini per i quali, quotidianamente, gli infermieri si prendono cura con dedizione e professionalità”, ha concluso Andreula.
Questo ennesimo episodio di violenza getta una luce sulle difficili condizioni in cui operano gli operatori sanitari e ripropone con urgenza la necessità di misure concrete e incisive per garantire la loro sicurezza e la qualità del servizio offerto ai cittadini.
Redazione NurseTimes
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