Nella notte tra sabato e domenica, al Pronto soccorso dell’ospedale Renzetti di Lanciano (Chieti), un uomo ha picchiato un’infermiera e un oss intervenuto per difendere la collega. L’aggressore, in stato di alterazione psico-fisica, stava cercando notizie sulla moglie, che aveva richiesto le cure dei sanitari, e avrebbe dato in escandescenze quando gli è stato chiesto di attendere nella sala d’aspetto.
L’uomo ha dapprima afferrato per un polso la malcapitata infermiera e poi, dopo aver urlato contro il personale, ha sferrato alcuni calci e pugni all’operatore socio-sanitario, prendendolo per il collo e trascinandolo sul pavimento della sala. Solo l’arrivo dei carabinieri, allertati dai colleghi delle vittime, ha riportato la calma.
A denunciare l’episodio di violenza è stata la Fp Cgil Chieti, che ha così commentato: “Come organizzazione sindacale, in seguito all’ennesima aggressione ai danni del personale del Pronto soccorso di Lanciano, portiamo l’attenzione su quella che diventa una condizione non più accettabile a cui va posto rimedio”.
E ancora: “Occorrono interventi che tutelino attivamente e fattivamente il personale interessato, con l’applicazione di norme e leggi finalizzate allo scopo, telecamere funzionanti e correttamente manutenute, posto fisso di polizia all’interno del presidio ospedaliero. Carichi di lavoro, sovraffollamento nei pronto soccorso e continue aggressioni non possono e non devono gravare sul personale in servizio, che deve essere posto nelle condizioni di poter svolgere la propria attività in serenità e sicurezza”.
il sindacato esprime solidarietà al personale interessato e chiede “a Regione Abruzzo e Asl 02 di mettere a disposizione i dati sul numero degli eventi rilevati nell’ultimo anno e in quelli precedenti, quali provvedimenti ad oggi sono stati messi in atto e le procedure a disposizione, affinché il personale si senta tutelato nello svolgere il proprio lavoro”.
Redazione Nurse Times
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