“Ci sono diverse azioni da mettere in campo, ma la prima – e non farlo sarebbe da ipocriti – è l’aumeto delle retribuzioni”. Parola di Michele de Pascale, presidente della Regione Emilia-Romagna, che a margine di Cosmofarma Exhibition, evento dedicato al mondo della farmacia che si è svolto a BolognaFiere, ha parlato della fuga di infermieri e altri operatori sanitari. Per il governatore la ricetta per arginare questo fenomeno è semplice: pagare di più i professionisti. Solo così si potranno contrastare gli affitti alle stelle e, in generale, l’aumento del costo della vita, soprattutto a Bologna.
“Sono solidale con tutte le azioni del Governo finalizzate a cercare infermieri in giro per il mondo – ha detto de Pascale -. Se però li paghiamo molto meno di tutti gli altri Paesi europei, loro scappano. E se scappano, è difficile che ne arrivino altri da fuori. Per invertire la tendenza bisogna pagarli di più, migliorare i percorsi di formazione, dare più prospettive di crescita e valorizzare il mix multiprofessionale. Un infermiere, un tecnico sanitario, un farmacista possono lavorare in team con i medici per dare risposte più performanti”.
Il governatore dell’Emilia-Romagna si è poi spostato a Marzabotto (Bologna) per partecipare al convegno “Lavoro, sviluppo e servizi per l’Appennino”, dove ha posto l’accento sul tema dei servizi sanitari: “Serve un nuovo patto per la salute in montagna, anche con la medicina generale, per garantire la presenza sul territorio montano. Poi serve azzerare il digital divide, un patto chiaro sulle infrastrutture”.
Redazione Nurse Times
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