Violenza inaudita al Pronto Soccorso dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino (Frosinone): sei operatori sanitari feriti, un infermiere con frattura della mandibola e due costole rotte. Cresce l’indignazione tra i lavoratori.
Venerdì 17 gennaio, un episodio di brutale violenza ha scosso l’ospedale Santa Scolastica di Cassino. Poco prima delle 20, un paziente psichiatrico in evidente stato di alterazione, probabilmente sotto l’effetto di sostanze psicogene, ha fatto irruzione nel triage del Pronto Soccorso. L’uomo, visibilmente agitato, ha reagito con estrema violenza alle indicazioni di un infermiere che gli chiedeva di mantenere la calma e attendere il suo turno.
Pugni e morsi nel triage: sei operatori feriti
In pochi istanti, il paziente ha aggredito l’infermiere con pugni e morsi, causandogli gravi lesioni: frattura della mandibola e rottura di due costole. Nel tentativo di soccorrere il collega, altre cinque persone, tra medici e ausiliari, sono rimaste ferite. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente, ma i danni sono stati ingenti.
La denuncia del sindacato: “Inaccettabile, servono interventi urgenti”
L’episodio ha suscitato un’ondata di indignazione e preoccupazione. Antonio Cuozzo, segretario generale della Cisl Fp Frosinone, e Rosaria Piscopo, responsabile Polo D di Cassino per la Cisl Fp, hanno condannato con fermezza l’accaduto.
«Questi episodi, purtroppo sempre più frequenti, sono inaccettabili. È necessario garantire la sicurezza del personale sanitario con interventi strutturali e immediati. Non possiamo lasciare soli i lavoratori a fronteggiare situazioni così pericolose», hanno dichiarato in una nota congiunta.
La Cisl Funzione Pubblica ha già chiesto un incontro urgente con i vertici dell’Azienda Sanitaria di Frosinone per discutere soluzioni concrete e immediate, come il potenziamento delle misure di sicurezza, la formazione specifica per la gestione di pazienti violenti e il rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine nei Pronto Soccorso.
Un problema che riguarda tutto il Paese
La violenza nei confronti del personale sanitario non è purtroppo un caso isolato. Secondo le stime, episodi di aggressione si verificano con frequenza preoccupante nei Pronto Soccorso italiani. Lavorare in prima linea significa spesso affrontare situazioni di rischio elevato, che richiedono una risposta sistemica e unitaria da parte delle istituzioni.
Sicurezza nei Pronto Soccorso: una priorità non più rinviabile
«Non possiamo più attendere. La sicurezza dei dipendenti è un diritto fondamentale e deve essere una priorità per tutti», ha concluso il sindacato.
Mentre le autorità locali si preparano ad affrontare questa emergenza, resta alta la richiesta di una maggiore tutela per gli operatori sanitari, che ogni giorno mettono a rischio la propria incolumità per garantire cure alla popolazione.
Redazione Nurse Times
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