L’inchiesta, partita da Firenze, coinvolge anche le province di Arezzo, Napoli e Roma. Si ipotizza il reato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione.
Il Nas dei carabinieri di Firenze ha dato esecuzione a una misura cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Firenze, in parziale accoglimento della richiesta avanzata dalla Procura fiorentina, con cui è stato applicato l’obbligo di dimora nel comune di residenza a carico di cinque persone indagate nelle province di Arezzo, Napoli e Roma. Lo rende noto la procura di Firenze.
Nella misura emessa il gip, conformemente alla richiesta di applicazione della misura, ha ritenuto la configurabilità del reato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, riconoscendo la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico di quattro indagati, dipendenti o dirigenti di una società farmaceutica campana, oltre che del presidente del consiglio di amministrazione della controllante della citata società.
Nel corso delle indagini, spiega la Procura, sono stati individuati alcuni tra i metodi illeciti utilizzati per “fidelizzare” i medici e indurli a prescrivere i prodotti, come ad esempio il versamento di somme in denaro contante, consegnate direttamente al medico da rappresentanti dell’azienda, oppure l’offerta ai pubblici ufficiali di soggiorni presso hotel e spa, nonché viaggi in varie località.
Redazione Nurse Times
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