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Neuralink annuncia nuovo test: impianto cerebrale per consentire a paraplegici di controllare braccio robotico

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Neuralink, la società di neurotecnologie fondata nel 2016 dal magnate Elon Musk, ha annunciato di aver ricevuto dalle autorità Usa l’autorizzazione a testare una tecnologia che consente alle persone paraplegiche di controllare un braccio robotico con il pensiero. “Questo è un primo passo importante verso il recupero non solo della libertà digitale, ma anche della libertà fisica”, ha affermato l’azienda in una nota.

Lo scorso 29 gennaio la società aveva annunciato di aver impiantato il suo primo chip cerebrale in un essere umano, nove mesi dopo il via libera della Food and Drug Administration (Fda) all’inizio degli esperimenti su esseri umani. Solo una settimana fa Neuralink ha ricevuto l’autorizzazione a lanciare la prima sperimentazione dei suoi impianti cerebrali in Canada. Il test è stato aperto a persone con tetraplegia causata da sclerosi laterale amiotrofica (Sla) o da lesioni del midollo spinale cervicale.

Il paziente zero, Noland Arbaugh, 29 anni, è stato operato a gennaio 2024. Era rimasto paralizzato dalla spalla in giù dopo un incidente subacqueo. Il dispositivo di Neuralink gli ha permesso di giocare ai videogiochi, navigare su Internet, postare sui social media e muovere un cursore sul suo laptop. “Sono passati mesi da quando mi hanno impiantato Telepaty, e per ora sta andando bene – ha raccontato a Fanpage.it -. Sento di aver fatto più negli ultimi mesi che in tutti i trent’anni precedenti”.

L’operazione è stata un successo, anche se poche settimane dopo l’impianto ha iniziato a dare problemi. Neuralink ha spiegato che i fili si sono ritratti, riducendo i bit al secondo. Arbaugh ha infatti perso velocità e precisione sul controllo del cursore. Il team ha poi modificato i chip e recuperato la maggior parte delle funzionalità. Il chip è stato impiantato con successo anche in un secondo paziente ad agosto.

Redazione Nurse Times

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