“L’analisi della Corte dei conti sulla riduzione delle liste d’attesa relative alle prestazioni non erogate durante la pandemia assomiglia molto a una bocciatura del regionalismo in sanità”. Lo scrive in una nota Elisa Pirro, senatrice del Movimento 5 Stelle.
“La Corte – aggiunge Pirro – parla di criticità nella metodologia e di difficoltà del ministero della Salute nel coordinare e monitorare i dati, che sono autocertificati da Regioni e Province autonome e risultano parziali e non omogenei. Ma le difficoltà riguardano anche la verifica dell’avvenuta programmazione, anche a causa della mancanza di flussi informativi nazionali e di sistemi informativi strutturati. In poche parole, la Corte dei conti elenca tutti i problemi che abbiamo sempre sottolineato nell’impostazione regionalista della gestione sanitaria, che ci restituisce 21 sistemi diversi, un’inevitabile confusione e divari territoriali inaccettabili”.
Conclude Pirro: “L’analisi della Corte rilancia l’importanza della nostra proposta di revisione del Titolo V della Costituzione: restituiamo la gestione della sanità allo Stato, ridiamo centralità al Servizio sanitario nazionale. E colmiamo quei divari territoriali, perché non ci possiamo permettere di avere un’assistenza sanitaria di serie A e di serie B, solo sulla base della provenienza dei cittadini”.
Redazione Nurse Times
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