In seguito all’interrogazione parlamentare a risposta scritta 4-03589 presentata dalla senatrice ALESSANDRA BENCINIgiovedì 5 marzo 2015, nella seduta n.405 indirizzata ai Ministri dell’interno e della salute (VEDI), in cui si chiedeva di sapere se i Ministri in indirizzo intendevano adoperarsi, ciascuno per quanto di competenza, affinché al personale infermieristico della Polizia di Stato venissero garantite le medesime opportunità di carriera sussistenti per gli operatori sanitari non medici appartenenti ad altri comparti della pubblica amministrazione, ciascuno per quanto di competenza, ed in possesso di analogo titolo didattico; veniva chiesto anche un mirato intervento normativo.
Ebbene la risposta finalmente è arrivata in data 22 gennaio, a firma del Vice Ministro on. Filippo Bubbico che riprendiamo in esclusiva per i nostri lettori:
Nonostante il requisito del titolo di studio prescritto per il profilo professionale di Infermiere è stato oggetto di un’evoluzione normativa infatti è oggi richiesto il possesso della laurea triennale titolo che non era prescritto dalla normativa pregressa.
“… Tuttavia il possesso della laurea triennale non può comportare ipso iure un diverso inquadramento giuridico dell’infermieri professionali in un ruolo superiore rispetto a quello previsto allorquando era richiesto solo il titolo dell’abilitazione professionale.
Una siffatta operazione può realizzarsi solo attraverso una modifica normativa, atteso che lo status giuridico È professionale dei revisori tecnici e infermieri e ad oggi disciplinato dal decreto del presidente della Repubblica n. 337 del 1982 e dal decreto ministeriale del 18 luglio 1985, ove sono previsti i contenuti delle professionalità. Per questa ragione, nell’ambito del ruolo dei revisori infermieri, si è determinato un disallineamento, nel senso che in esso coesistono dipendenti aventi il citato titolo universitario, altri con diploma di abilitazione alla professione di infermiere ed altri ancora senza specifico titolo di studio (cosiddetti infermieri non professionali).
Un disallineamento anche maggiore si evidenzia tra la professionalità dei neo revisori infermieri con laurea triennale e quella del personale con profilo professionale di caposala, neurofisiopatologo, tecnico della riabilitazione motoria e di radiologia medica, tutti inquadrati dal decreto ministeriale del 18 luglio 1985, nel ruolo superiore dei periti, anche se eventualmente sprovvisti del suddetto titolo di studio.
Tanto detto, si rappresenta che l’amministrazione dell’interno condivide l’esigenza di riqualificazione del personale laureato in infermieristica inquadrato nel ruolo di revisore i tecnici della polizia di Stato in relazione al titolo universitario conseguito.
Al fine di rivedere l’ordinamento di ruoli dei revisori infermiere dei periti, e più in generale di ruoli tecnici, sono stati istituiti diversi gruppi di lavoro, le cui conclusioni sono state portate al vaglio delle rappresentanze sindacali maggiormente rappresentative che, quasi al unanimità, hanno peraltro richiesto che il riassetto avvenga unicamente nell’ambito del riordino di tutti i ruoli della polizia di Stato.
L’amministrazione dell’interno ha all’esame soluzioni per la valorizzazione della specifica professionalità dell’infermieri laureati nell’ambito di un un riordino complessivo dei ruoli tecnico-scientifici e professionali, che – come detto – non può che avere carattere normativo.
In questo contesto sia inserita la novità rappresentata dalla legge n. 124 del 2015 che, tra le altre deleghe conferite al governo, prevede quella relativa alla “revisione della disciplina in materia di reclutamento, di stato giuridico e di progressione in carriera, tenendo conto del merito e delle professionalità, nell’ottica della semplificazione delle relative procedure, prevedendo l’eventuale unificazione, soppressione ovvero istituzioni di ruoli, gradi e qualifiche e la rideterminazione delle relative dotazioni organiche”.
È evidente, che le problematiche di natura ordinamentale oggetto della presente interrogazione dovranno essere coordinate con l’attuazione della predetta delega.
Con la speranza che il Governo fornisca risposta anche all’interrogazione svolta sugli infermieri personale delle Forze Armate e dell’Arma dei carabinieri (VEDI) promossa da BENCINI , ROMANI Maurizio , SIMEONI indirizzata ai Ministri della difesa, dell’economia e delle finanze e per la semplificazione e la pubblica amministrazione.
NurseTimes vi aggiornerà come sempre su tutti gli sviluppi dei quesiti parlamentari in questione…
Massimo Randolfi
IN ALLEGATO
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