Le indicazioni sulla terapia antiretrovirale negli adulti con infezione di Hiv sono state aggiornate grazie alle ricerche svolte da Huldrych Gunthard dell’ospedale universitario di Zurigo e i colleghi dell’International Antiviral Society.
“Dall’ultima versione, pubblicata nel 2014, ci sono stati progressi sostanziali nell’uso dei farmaci antiretrovirali (Arv) per il trattamento e la prevenzione dell’infezione da HIV che hanno reso necessario l’aggiornamento”.
Il ricercatore prosegue la propria dissertazione spiegando che la terapia antiretrovirale vada iniziata in tutti i pazienti con infezione da Hiv e viremia rilevabile indipendentemente dalla conta delle cellule CD4.
I regimi iniziali consigliato per la maggior parte dei pazienti si basano su due inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa (Nrti) più un inibitore dell’integrasi strand transfer (InSTI). Ulteriori regimi efficaci includono gli inibitori non-nucleosidici della trascrittasi inversa o gli inibitori potenziati della proteasi associati a due Nrti.
“Tra i motivi per modificare la terapia ricordiamo la tollerabilità, la necessità di semplificare la cura, le interazioni farmacologiche, la tossicità e la gravidanza”, spiegano gli esperti, raccomandando una valutazione di laboratorio prima di iniziare il trattamento, e un monitoraggio durante la cura per valutare la risposta, gli effetti collaterali e l’aderenza alla terapia. In materia di profilassi, si raccomanda la somministrazione quotidiana di tenofovir disoproxil fumarato/emtricitabina per prevenire l’infezione da HIV in persone ad alto rischio.
È fondamentale che la profilassi post-esposizione sia iniziata al più presto dopo l’esposizione. “Gli antiretrovirali rimangono la pietra angolare del trattamento e della prevenzione, in quanto sopprimono la carica virale e prevengono nuove infezioni, garantendo tassi di sopravvivenza tra gli adulti infetti vicini a quelli dei coetanei non infetti” conclude Gunthard.
Douglas Krakower di Fenway Health, Boston scrive in un editoriale di commento:
“Le attuali linee guida Ias-Usa riflettono il faticoso successo di 35 anni di ricerca clinica e i successi di una terapia antiretrovirale altamente efficace. Nessuno può mettere in dubbio i risultati degli studi fin qui svolti, né l’impegno della comunità scientifica nel mettere a punto una strategia comune per affrontare questa pandemia globale, che continuerà a porre nuove sfide”.
Simone Gussoni
Fonte
Jama. 2016. doi: 10.1001/jama.2016.8900
www.ncbi.nlm.nih.gov
Jama. 2016. doi: 10.1001/jama.2016.890
jama.jamanetwork.com
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