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Da Infermieristica a Medicina: è possibile trasferirsi senza test d’ingresso

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Da Infermieristica a Medicina: è possibile trasferirsi senza test d’ingresso
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È sufficiente una valutazione dei crediti formativi. Lo ha stabilito il Tar di Pescara, accogliendo il ricorso di una studentessa.

Analizziamo qui il caso di una studentessa, iscritta al primo anno del corso di laurea in Infermieristica, che chiedeva all’università di potersi iscrivere al secondo anno del corso di laurea in Medicina e chirurgia, senza sostenere il test d’ingresso, ma convalidando gli esami già sostenuti. L’università negava tale possibilità.

Dopo la proposizione del ricorso, il Tar di Pescara ha dato ragione alla studentessa, affermando che “solo l’accesso al primo anno di corso è sottoposto al regime programmato, e non viceversa gli accessi per trasferimenti da altre università”. Inoltre: “Con specifico riguardo ai trasferimenti, nessuno specifico requisito di ammissione è previsto. […] Quando il legislatore fa riferimento all’ammissione a un corso di laurea, intende riferirsi appunto allo studente (e solo allo studente) che chieda di entrare e sia accolto per la prima volta nel sistema”.

Il Giudice ha chiarito che “anche l’accertamento della predisposizione allo studio delle materie oggetto del corso di Medicina e chirurgia ha ragione di essere condotto sul programma della scuola secondaria superiore solo se non vi sono altri elementi di valutazione più diretti, come appunto l’esito degli esami universitari, presso università italiane o straniere, che conferiscono crediti formativi per il medesimo corso di laurea nel caso di trasferimento da altro ateneo”.

Tale decisione è stata recentemente seguita da tutti i tribunali italiani chiamati a risolvere il problema del passaggio al secondo anno di Medicina senza sostenere il test d’ingresso. Tantissimi studenti provenienti da svariati corsi di laurea affini hanno già ottenuto l’immatricolazione alla facoltà di Medicina senza sostenere alcun test d’ingresso, ma solamente sulla base della valutazione dei crediti formativi, affidata all’autonomia didattica di ciascun ateneo.

Solo qualche giorno fa anche il Consiglio di Stato ha confermato l’inutilità del test d’ingresso per l’immatricolazione ad anni successivi al primo di Medicina e chirurgia, affermando che “il superamento del test può essere richiesto per il solo accesso al primo anno di corso e non anche nel caso di domande d’accesso dall’esterno direttamente ad anni di corso successivi al primo”.

In definitiva, possono immatricolarsi a Medicina tutti i laureandi, laureati o iscritti almeno al terzo anno di uno dei seguenti corsi di laurea: Odontoiatria, Veterinaria, Chimica, Farmacia, Biologia, Infermieristica, Scienze infermieristiche, Scienze biologiche, Biotecnologie della salute, Biotecnologie mediche e farmaceutiche, molecolare e industriale, Chimica e tecnologia farmaceutica. A condizione, però, che abbiano maturato almeno 25 CFU in materie convalidabili dal corso di laurea in Medicina.

 

Giuseppe Papagni

 

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