La diagnosi infermieristica è un processo che coinvolge l’identificazione e la descrizione dei problemi di salute di un paziente o di un individuo e delle risorse che possono essere utilizzate per affrontarli.
È una componente essenziale del processo di cura infermieristica, che aiuta gli infermieri a pianificare e fornire un’assistenza mirata e personalizzata. La diagnosi infermieristica si basa sull’osservazione, la valutazione e l’interpretazione dei dati raccolti durante l’interazione con il paziente. Queste diagnosi sono distinte dalle diagnosi mediche, che sono responsabilità dei medici e riguardano le malattie o i disturbi specifici. La diagnosi infermieristica mira a identificare le necessità, i problemi e le risorse del paziente per fornire una cura ottimale.
L’infermiere può dare un giudizio clinico all’interno della diagnosi infermieristica. La diagnosi infermieristica implica la raccolta e l’analisi di dati clinici, nonché l’interpretazione degli stessi per formulare una valutazione professionale. Gli infermieri utilizzano le loro conoscenze, esperienze e competenze per giudicare lo stato di salute del paziente, identificare i problemi e stabilire le priorità di cura.
Questo processo di valutazione clinica aiuta gli infermieri a sviluppare un piano di assistenza personalizzato e a prendere decisioni cliniche informate per promuovere il benessere del paziente. È importante sottolineare che il giudizio clinico dell’infermiere si basa sulla sua competenza professionale e sulla conoscenza degli standard di cura infermieristica.
Il processo di Nursing, noto anche come processo di cura infermieristica o processo di assistenza infermieristica, è un modello organizzato utilizzato dagli infermieri per fornire cure mirate e di alta qualità ai pazienti.
Il processo di Nursing è composto da diverse fasi che guidano gli infermieri nel fornire assistenza basata sulle necessità individuali del paziente.
Le fasi del processo di Nursing includono:
- Valutazione: Questa fase coinvolge la raccolta di informazioni sul paziente attraverso l’osservazione, l’intervista, la revisione della storia clinica e dei dati di laboratorio. L’infermiere valuta lo stato di salute del paziente, raccoglie dati soggettivi e obiettivi e identifica i problemi di salute.
- Diagnosi infermieristica: In questa fase, l’infermiere analizza i dati raccolti durante la valutazione per identificare i problemi di salute del paziente. Le diagnosi infermieristiche sono statement che descrivono i problemi di salute, le risorse e i fattori di rischio del paziente.
- Pianificazione: Durante questa fase, l’infermiere sviluppa un piano di assistenza infermieristica personalizzato. Il piano di cura stabilisce gli obiettivi desiderati per il paziente e le azioni specifiche da intraprendere per raggiungerli.
- Implementazione: Questa fase coinvolge l’esecuzione delle azioni identificate nel piano di assistenza infermieristica. L’infermiere mette in atto le strategie di cura, monitora il paziente e fornisce gli interventi necessari per soddisfare le esigenze di salute.
- Valutazione: Nella fase di valutazione, l’infermiere valuta l’efficacia delle azioni intraprese nel raggiungimento degli obiettivi di cura. Vengono raccolti nuovi dati, il paziente viene valutato e il piano di assistenza viene modificato se necessario.
Il processo di Nursing è un ciclo continuo e iterativo, in cui ogni fase influenza le successive. Aiuta gli infermieri a fornire un’assistenza completa, centrata sul paziente e basata sull’evidenza scientifica.
Le diagnosi infermieristiche sono classificate utilizzando diverse tassonomie o sistemi di classificazione.
Le due principali tassonomie utilizzate sono la NANDA International (NANDA-I) e la Clinical Care Classification (CCC).
Ecco una breve spiegazione di entrambe:
1. NANDA International (NANDA-I)
È una tassonomia ampiamente utilizzata per le diagnosi infermieristiche. La NANDA-I definisce le diagnosi infermieristiche come “la clinica e le descrizioni di problemi di salute che le infermiere identificano, prevenire o trattare in modo indipendente”. Le diagnosi infermieristiche della NANDA-I sono organizzate in categorie, sottocategorie e diagnosi specifiche. Ogni diagnosi infermieristica ha una definizione, caratteristiche, fattori di rischio e indicatori che aiutano gli infermieri a identificare e formulare le diagnosi in modo accurato.
Ecco alcuni esempi di diagnosi infermieristiche con la tassonomia NANDA-I:
- Dolori cronici correlati a infiammazione articolare (Diagnosi infermieristica: Dolore cronico)
- Rischio di caduta correlato a debolezza muscolare e instabilità (Diagnosi infermieristica: Rischio di caduta)
- Alterazione del comfort riferita a posizione post-operatoria dopo chirurgia addominale (Diagnosi infermieristica: Dolore acuto)
- Isolamento sociale riferito a mancanza di contatti sociali significativi (Diagnosi infermieristica: Solitudine)
- Percezione distorta del corpo correlata a immagine corporea negativa (Diagnosi infermieristica: Disturbo dell’immagine corporea)
- Rischio di infezione correlato a ferita chirurgica non coperta (Diagnosi infermieristica: Rischio di infezione)
- Difficoltà nella gestione dell’autocura correlata a deficit cognitivi (Diagnosi infermieristica: Autocura compromessa)
- Disfunzione erettile correlata a effetti collaterali di farmaci (Diagnosi infermieristica: Disfunzione sessuale)
Questi sono solo alcuni esempi per illustrare come le diagnosi infermieristiche vengono formulate utilizzando la tassonomia NANDA-I. Ogni diagnosi viene descritta in modo dettagliato, specificando i fattori di rischio, i sintomi e le condizioni correlate per guidare l’assistenza infermieristica appropriata.
2. Clinical Care Classification (CCC)
È un sistema di classificazione che integra le diagnosi infermieristiche con i risultati e gli interventi infermieristici. La CCC classifica le diagnosi infermieristiche in base a domini e categorie che riflettono gli aspetti fisici, psicologici e sociali della salute. Fornisce un sistema di codifica che collega le diagnosi infermieristiche ai risultati desiderati e agli interventi di cura infermieristica, facilitando così la pianificazione e la valutazione della cura infermieristica.
La CCC organizza i dati riguardanti i problemi di salute, le diagnosi infermieristiche, gli interventi e gli esiti in un formato strutturato, facilitando la comunicazione tra i professionisti sanitari e consentendo una migliore comprensione dei bisogni del paziente.
Esempi di diagnosi infermieristiche utilizzando la Clinical Care Classification (CCC):
- Diagnosi infermieristica: Dolore cronico (CCC: 1605)
Descrizione: Dolore persistente o ricorrente che persiste per un periodo prolungato. - Diagnosi infermieristica: Rischio di caduta (CCC: 5220)
Descrizione: Potenziale rischio di caduta e lesioni correlato a instabilità o debolezza muscolare. - Diagnosi infermieristica: Solitudine (CCC: 7600)
Descrizione: Sensazione di isolamento sociale e mancanza di contatti significativi. - Diagnosi infermieristica: Infezione (CCC: 1004)
Descrizione: Presenza di un’infiammazione o colonizzazione di microrganismi patogeni che danneggiano il tessuto. - Diagnosi infermieristica: Autocura compromessa (CCC: 1810)
Descrizione: Difficoltà nel soddisfare le necessità di base del paziente a causa di fattori fisici, cognitivi o sociali. - Diagnosi infermieristica: Disturbo dell’immagine corporea (CCC: 1400)
Descrizione: Percezione negativa o distorsa del proprio corpo che influisce sulla salute mentale del paziente.
La Clinical Care Classification (CCC) è un prezioso strumento per la documentazione delle cure infermieristiche, aiutando a standardizzare i dati e a fornire un linguaggio comune tra gli operatori sanitari per migliorare la qualità dell’assistenza.
Entrambe le tassonomie sono utilizzate per standardizzare la terminologia e migliorare la comunicazione tra gli infermieri. Consentono agli infermieri di identificare e comunicare in modo chiaro i problemi di salute dei pazienti, facilitando una cura infermieristica efficace e coordinata.
Esistono anche altre classificazioni utilizzate nell’ambito dell’assistenza infermieristica per documentare e organizzare i dati relativi al paziente.
Ogni classificazione ha il suo scopo e approccio specifico per categorizzare le informazioni cliniche.
Ecco alcune altre classificazioni utilizzate:
- NIC (Nursing Interventions Classification): Questa classificazione si concentra sugli interventi infermieristici. Cataloga le azioni, i trattamenti e le attività che gli infermieri utilizzano per fornire cure al paziente.
- NOC (Nursing Outcomes Classification): Questa classificazione è focalizzata sugli esiti delle cure infermieristiche. Elenca e descrive gli esiti delle azioni infermieristiche e delle terapie per il paziente.
- ICNP (International Classification for Nursing Practice): Si tratta di una classificazione che offre un linguaggio standardizzato per descrivere i fenomeni e le pratiche infermieristiche a livello internazionale.
- Omaha System: Questa classificazione è utilizzata per la pianificazione delle cure infermieristiche, concentrandosi su quattro aree principali: il problema, gli interventi, gli atti di consulenza e i risultati delle cure.
- Perioperative Nursing Data Set (PNDS): Questa classificazione è specifica per l’assistenza infermieristica nel periodo perioperatorio e fornisce una struttura per la documentazione dei dati durante l’intervento chirurgico.
- Home Health Care Classification (HHCC): Si tratta di una classificazione specifica per l’assistenza infermieristica domiciliare, aiutando a organizzare i dati relativi ai pazienti che ricevono cure a domicilio.
Queste sono solo alcune delle classificazioni utilizzate nell’ambito dell’assistenza infermieristica. Ogni classificazione ha il suo ruolo nel migliorare la comunicazione tra gli operatori sanitari e standardizzare la documentazione delle cure fornite ai pazienti.
Ecco alcuni esempi di interventi infermieristici (NIC) e di esiti infermieristici (NOC)
Esempi di interventi infermieristici (NIC):
- Intervento: Controllo del dolore
Descrizione: Fornire misure e strategie per gestire il dolore del paziente, come somministrare farmaci analgesici, applicare terapie calde o fredde e insegnare tecniche di rilassamento. - Intervento: Istruzione del paziente sulle procedure chirurgiche
Descrizione: Fornire informazioni e istruzioni dettagliate al paziente riguardo alla procedura chirurgica pianificata, comprese le precauzioni pre e post-operatorie. - Intervento: Assistenza per la mobilità
Descrizione: Aiutare il paziente a muoversi, cambiare posizione a letto e incoraggiare l’esercizio fisico adeguato per mantenere la mobilità e prevenire le complicazioni legate all’immobilità. - Intervento: Valutazione delle funzioni vitali
Descrizione: Monitorare regolarmente i parametri vitali del paziente, come la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, la frequenza respiratoria e la temperatura, per rilevare eventuali variazioni.
Esempi di esiti infermieristici (NOC)
- Esito: Controllo del dolore
Descrizione: Diminuzione dell’intensità del dolore percepito dal paziente, raggiungendo un punteggio inferiore a 4 su una scala da 0 a 10 entro 24 ore dall’inizio dell’intervento. - Esito: Conoscenza sulla gestione delle ferite chirurgiche
Descrizione: Dimostrazione da parte del paziente della corretta cura della ferita chirurgica, compresa l’identificazione di segni di infezione, entro il dimissioni dall’ospedale. - Esito: Mobilità migliorata
Descrizione: Il paziente dimostra la capacità di camminare autonomamente senza assistenza e senza segni di affaticamento, entro 48 ore dall’intervento infermieristico. - Esito: Parametri vitali stabili
Descrizione: Il paziente mantiene i valori delle funzioni vitali all’interno dei limiti normali, senza segni di instabilità, durante il periodo di degenza ospedaliera.
Questi sono solo alcuni esempi per illustrare come gli interventi infermieristici (NIC) e gli esiti infermieristici (NOC) vengono formulati e misurati per garantire una valutazione adeguata dell’assistenza infermieristica fornita ai pazienti.
Ecco un elenco di diagnosi infermieristiche:
- Dolore cronico
- Rischio di caduta
- Solitudine
- Rischio di infezione
- Autocura compromessa
- Disturbo dell’immagine corporea
- Rischio di lesioni cutanee da pressione
- Difficoltà nella mobilità fisica
- Ansia
- Isolamento sociale
- Rischio di disidratazione
- Alterazione del sonno
- Rischio di sofferenza cardiaca
- Inadeguata gestione delle terapie farmacologiche
- Deficit di conoscenza riguardo la malattia
- Rischio di complicanze respiratorie
- Perdita del lutto
- Rischio di infezione da catetere urinario
- Ipertermia
- Difetto dell’autocura
- Rischio di aspirazione polmonare
- Nutrizione alterata: assunzione eccessiva di cibo
- Disfunzione familiare
- Aumento del rischio di caduta per causa ambientale
- Mancanza di aderenza alla terapia prescritta
- Isolamento sociale riferito a barriere culturali o linguistiche
- Rischio di complicanze legate alla terapia chirurgica
- Sensazione di impotenza
- Rischio di lesioni correlato a movimenti limitati
- Irritazione della pelle correlata a esposizione prolungata all’umidità
- Rischio di shock anafilattico
- Disturbo del sonno riferito a apnee notturne
- Rischio di lesioni correlate a convulsioni
- Percezione sensoriale alterata (visiva, uditiva, tattile)
- Rischio di infezione correlato a ferite chirurgiche aperte
- Rischio di trauma correlato a debolezza muscolare
- Scarso adattamento alla terapia farmacologica
- Alterazione dell’equilibrio e della coordinazione
- Percezione distorta della realtà riferita a allucinazioni
- Rischio di disidratazione correlato a ridotto apporto di liquidi
Redazione NurseTimes
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