Il segretario nazionale del sindacato Nursind, Andrea Bottega, è intervenuto con fermezza nel dibattito sull’introduzione della figura dell’Assistente Infermiere, ritenendo che non vedrà mai la luce all’interno della sanità pubblica italiana.
In un lungo intervento pubblicato su Facebook, Bottega ha evidenziato come la maggioranza delle sigle sindacali all’interno del tavolo contrattuale si opponga alla creazione di questa nuova figura professionale, rendendo vano ogni sforzo per la sua introduzione.
Le parole di Bottega
“Penso sia giunto il momento di mettere la parola fine alla disputa sull’Assistente Infermiere,” ha dichiarato il presidente di Nursind. “Ho atteso a fare questo post perché volevo vedere quanti sarebbero stati in grado di analizzare seriamente la realtà, dimostrando di sapere come funziona il sistema invece di gridare al lupo al lupo!”
Secondo Bottega, l’Assistente Infermiere non entrerà mai nella sanità pubblica. Il presidente ha sottolineato che, nonostante gli sforzi compiuti da chi ha promosso una raccolta firme e il supporto dell’EFN (European Federation of Nurses Associations), la realtà del sistema di assunzioni e delle mansioni nel settore pubblico italiano non consente l’introduzione di tale figura.
Le ragioni
La ragione principale, ha spiegato Bottega, è che la maggioranza delle sigle sindacali coinvolte nel tavolo contrattuale è contraria all’istituzione dell’Assistente Infermiere. “Praticamente solo CISL e Nursind sembrano essere favorevoli, vedendo in questa figura un’opportunità per alleggerire il lavoro degli infermieri, che non possono occuparsi di tutto a fronte dell’aumento dei bisogni legati all’invecchiamento e alla cronicità. Inoltre, sarebbe un’occasione per dare uno sviluppo alla figura dell’Operatore Socio-Sanitario.”
Tuttavia, questa ampia maggioranza sindacale bloccherà ogni tentativo di inserire l’Assistente Infermiere nel contratto nazionale, e senza inquadramento contrattuale, questa figura professionale non potrà mai esistere. Bottega ha paragonato la situazione a quanto avvenuto con l’OSS con formazione complementare in assistenza sanitaria nel 2002: “Anche in quel caso, nonostante la previsione di legge, nessun contratto ha mai riconosciuto ufficialmente questa figura.”
Il segretario del Nursind ha concluso la sua riflessione sottolineando l’inutilità delle prese di posizione delle associazioni infermieristiche che hanno sostenuto l’introduzione dell’Assistente Infermiere senza considerare i meccanismi che regolano l’assunzione e l’esercizio delle mansioni nel pubblico impiego.
“La CGIL, UIL, FIALS e Nursing Up hanno già dichiarato la loro contrarietà a questa figura, e se manterranno la loro posizione, non firmeranno mai nessun contratto che preveda l’Assistente Infermiere. Tutto quanto scritto nell’accordo Stato-Regioni rimarrà lettera morta.”
Bottega ha infine riflettuto sul dibattito sollevato, dichiarando: “È stato interessante osservare i posizionamenti e le reazioni di chi ha partecipato a questa discussione. Mi è servito per capire meglio il contesto in cui ci muoviamo. Grazie per esservi prestati a questo esperimento.”
Con questa dichiarazione, Bottega ha voluto chiarire una volta per tutte che, almeno nella sanità pubblica italiana, l’Assistente Infermiere non vedrà mai la luce.
Redazione NurseTimes
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