Ennesimo episodio di violenza e insicurezza all’interno delle strutture sanitarie italiane. Ieri pomeriggio, un paziente agli arresti domiciliari, ricoverato nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino, ha tentato di fuggire e successivamente ha provocato un incendio, scatenando il panico tra il personale e gli altri degenti.
I fatti
L’uomo, che si trovava nel reparto Spdc (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura) nonostante non soffrisse di una patologia psichiatrica acuta, è riuscito a scavalcare la recinzione adiacente al reparto e a dileguarsi. Le forze dell’ordine, prontamente allertate, lo hanno ricondotto in ospedale poco dopo. Tuttavia, durante il rientro, il paziente ha aggredito un carabiniere con calci, pugni e morsi, causandogli una lesione al tendine della mano che richiederà un intervento chirurgico. Anche infermieri e medici sono stati vittime dell’aggressione.
Dopo essere stato contenuto a fatica, il paziente, ancora in uno stato di forte agitazione, è riuscito a ottenere un accendino con l’aiuto di un altro degente e ha appiccato un incendio al suo letto. L’intervento tempestivo degli operatori ha evitato il peggio: il fuoco è stato spento rapidamente e l’uomo è stato messo in sicurezza. Tuttavia, il caos e la paura si sono diffusi in tutto il reparto, aggravati dalla mancanza di adeguata sorveglianza.
La denuncia della UIL FPL
La UIL FPL di Frosinone ha denunciato con fermezza l’ennesima situazione di rischio per gli operatori sanitari, che si trovano a lavorare senza le adeguate misure di sicurezza. “Una situazione non più accettabile,” ha dichiarato il sindacato, sottolineando la necessità di una guardia giurata nelle strutture sanitarie per proteggere il personale e i pazienti.
Questo episodio rappresenta solo l’ultimo di una serie di eventi che evidenziano le gravi lacune nella gestione della sicurezza all’interno degli ospedali, specialmente nei reparti psichiatrici. La richiesta di maggiore protezione per il personale sanitario non può più essere ignorata.
Redazione NurseTimes
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