Fu aggredito lo scorso febbraio nel Pronto soccorso dell’ospedale di Ivrea, rimediando una frattura scomposta al metacarpo della mano destra dopo il calcio sferrato da un paziente in stato di alterazione, che lo costrinse a subire un intervento chirurgico e a non lavorare per 115 giorni. Ora la vittima, un operatore socio-sanitario (oss), ha deciso di chiedere i danni in sede civile all’Asl Torino 4.
Secondo quanto riportato, l’oss sarebbe stato solo al momento dell’aggressione: una situazione che ha evidenziato le carenze organizzative e di sicurezza dell’ospedale di Ivrea. Sul caso la Procura ha aperto un fascicolo per lesioni. Oltre all’Asl, anche il ministero dell’Interno potrebbe essere chiamato a rispondere in sede legale, dato che l’aggressore era stato portato in Pronto soccorso dalle forze dell’ordine. Ora si attende la valutazione medico-legale per determinare l’entità dei danni subiti dall’operatore.
Nursind appoggia la decisione dell’oss di chiedere un risarcimento all’Asl Torino 4. “È giusto che il collega chieda un risarcimento – ha dichiarato un portavoce del sindacato –, soprattutto perché è stato lasciato solo in una situazione di evidente pericolo. Non è accettabile che il personale sanitario continui a subire aggressioni senza che vengano presi provvedimenti efficaci per garantire la loro sicurezza sul posto di lavoro”.
Redazione Nurse Times
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