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Vuoi smettere di fumare? Ti aiuta Facebook

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Vuoi smettere di fumare? Ti aiuta Facebook
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Una nuova ricerca, dai risultati interessanti, evidenzia come l’utilizzo del social network possa essere di grande aiuto per far cessare la cattiva abitudine, soprattutto nei giovani

Facebook, il diffusissimo social network recentemente nella bufera per questioni di privacy, potrebbe essere di aiuto a tutte quelle persone che vogliono smettere di fumare. Ad affermarlo è una ricerca condotta dagli esperti dell’Università della California a San Francisco e pubblicata sulla rivista Addiction in data 24 maggio 2018.

Come? Lo studio ha dato modo ai partecipanti di entrare in alcuni gruppi chiusi di Facebook e di seguire un metodo fatto di post giornalieri sul tema, sessioni di domande e risposte, attività di consulenza. E i risultati sono stati per certi versi sbalorditivi: per interrompere la propria dipendenza dal tabacco chi usa i social avrebbe ben 2,5 volte in più di possibilità di cessare la propria cattiva abitudine entro tre mesi rispetto a chi invece decide di seguire altri trattamenti online.

I motivi sono diversi, secondo gli studiosi americani, come afferma un docente di psichiatria dell’ateneo USA: “L’ambiente dei social può essere uno strumento coinvolgente per il trattamento delle dipendenze da tabacco, anche per coloro che non sono pronti a smettere”; anche e soprattutto perché a iniziare a fumare sono soprattutto i giovani. Diversi studi americani evidenziano, infatti, come quasi tutti i fumatori abbiano iniziato a farlo prima dei 26 anni e come questi non siano affatto propensi a usare trattamenti come farmaci o consulenze per riuscire a smettere.

Il successo di Facebook, come spiega lo psichiatra, è proprio da ricercarsi nel fatto che tramite il social ci si cala nella loro dimensione, nei loro interessi e nel loro linguaggio: “Gli interventi digitali a volte possono soffrire di un basso coinvolgimento. Abbiamo invece riscontrato un elevato coinvolgimento generale. È stato molto coinvolgente per i partecipanti, una forma di intervento che piace davvero ai giovani”.

Alessio Biondino

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