Al 37° Congresso Nazionale ACP “ACP NEXT: c’è ancora domani” l’esperienza che da Modena si è allargata all’Italia. Il 5% delle emissioni globali viene dalla sanità: “Dobbiamo cambiare”.
Il settore sanitario è responsabile del 4-5% delle emissioni globali di gas serra (dati Arup) e ormai risulta chiaro a tutti che non può esistere salute umana senza un ambiente sano in cui vivere. Da qui è nato il progetto degli Ambulatori Verdi, un’iniziativa che ha preso forma a Modena e si è diffusa a tutto il Paese con una velocità sorprendente. Oggi rappresenta l’esperienza più concreta di sanità sostenibile in Italia.
L’idea è semplice ma rivoluzionaria: ridurre consumi, sprechi ed emissioni nocive all’interno degli ambulatori e degli ospedali, luoghi in cui ogni giorno vengono utilizzati materiali chimici tossici evitabili (per es. il mercurio) e si abusa di plastica e carta usa e getta.
Il progetto si è diffuso grazie all’impegno dei pediatri di libera scelta e al sostegno di realtà come l’Ausl, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria e l’Ospedale di Sassuolo, ma anche ISDE Medici per l’Ambiente, Associazione Culturale Pediatri (ACP) e l’Ordine dei Medici. E poi la svolta. Hanno aderito a seguire: SIMG Società Italiana di Medicina Generale; FIMMG, Federazione Italiana Medici di Medicina Generale: FIMP Federazione Italiana Medici Pediatri, ANDI, Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI) e anche l’Ente Parchi Emilia Centrale, che fa da hub formativo per bambini e genitori.
Negli ambulatori pubblici e privati aderenti, oltre a pratiche quotidiane come una sensibile riduzione della plastica e della carta, a una attenzione massima agli sprechi energetici e idrici, si fa una accurata raccolta differenziata, anche di farmaci, e si da l’esempio in fatto di mobilità attiva e sostenibile, anche nel tragitto casa-lavoro o scuola-lavoro.
“Purché fare attività fisica fa bene alla salute mentale e fisica, e farlo – gratuitamente – con le proprie gambe, significa nuovamente farci del bene, diminuendo le emissioni in atmosfera”, spiega la pediatra Ilaria Mariotti, che ha presentato il progetto ai pediatri riuniti a Jesolo al Al 37° Congresso Nazionale ACP: “ACP NEXT: c’è ancora domani”. E che, con altri colleghi, ha contribuito a creare questi spazi di cura sostenibili.
Accanto alle misure organizzative in ambulatorio c’è un forte investimento culturale ed educativo, a partire dai colleghi, formati con corsi tematici. Anche le famiglie vengono coinvolte attraverso le “Prescrizioni verdi”, consigli pratici per passare più tempo all’aria aperta e scoprire i benefici psicofisici del contatto con la natura, prevenire le malattie e rafforzare l’organismo. Nel Pavullo, l’Ente Parco Parco Emilia Romagna ha anch’esso aderito al progetto e organizza attività di educazione con i bambini e con le scuole.
Da quest’anno ci sono tre novità:
- La Valigia Verde della Nascita (allegato) ideata dalle ostetriche e ginecologhe e affiancata alla Valigia tradizionale nella presentazione ai genitori.
- La Bibliografia verde (allegato), un elenco di libri da leggere in famiglia ad alta voce (con le note ricadute positive nel rapporto familiare e di crescita) che avvicinano a questi temi.
- Il Decalogo per un’alimentazione complementare (o svezzamento) Green (in arrivo a novembre la versione per tutta la famiglia), Ideato da Laura Rocca, pediatra ACP specializzata in alimentazione sostenibile e a sprechi zero.
“L’idea – continua Mariotti – ha già contagiato le dietiste dell’Asl che stanno lavorando per farne un documento unico da pubblicare su sito Asl. Del resto le scelte alimentari del bambino sono cruciali e devono essere sane e anche sostenibili fin da subito, ma queste due caratteristiche, guarda caso, combaciano sempre”.
L’esperienza ci allinea con il resto d’Europa. Nel Regno Unito, ad esempio, da tempo il National Health Service ha fissato l’obiettivo di diventare il primo sistema sanitario al mondo a zero emissioni entro il 2045, introducendo anestetici a basso impatto climatico, trasporti verdi e criteri più stringenti negli acquisti.
“Auspichiamo fortemente che anche l’Italia diffonda queste iniziative a livello nazionale, e siamo a disposizione dei colleghi delle altre regione per dare informazioni e suggerimenti”, conclude Mariotti.
Redazione Nurse Times
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