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Troppi neolaureati faticano a mettere in pratica quanto studiato, la Newcastle University introduce la Realtà Virtuale

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La realtà virtuale sarà adottata come strumento per insegnare agli studenti di Infermieristica come praticare le manovre di rianimazione neonatale.

La University of Newcastle ha dichiarato di aver sviluppato programmi basati sulla realtà virtuale e sulla realtà aumentata per approfondire l’anatomia, le tecniche rianimatorie e le procedure per il parto.

Le tecnologie all’avanguardia hanno avuto un impatto significativo sul futuro dell’istruzione a livello globale, oltre a fornire benefici sostanziali per le industrie e per la UON (University of Newcastle).

Un gruppo di docenti universitari ha collaborato con un team di ingegneri per realizzare il primo “simulatore Infermieristico” basato sulla realtà virtuale. È in grado di riprodurre alla perfezione una sala emergenza o una sala parto.

Oltre a riprodurre gli ambienti il computer è in grado di riprodurre diversi scenari nei quali lo studente potrà esercitarsi anche in situazioni di emergenza.

“Considerando che il 15% dei neonati in Australia e Nuova Zelanda ha bisogno di rianimazione cardio-polmonare, (la percentuale è addirittura superiore nei pazienti prematuri) è imperativo che gli studenti imparino alla perfezione e si impratichiscano facendo esperienza in uno scenario nel quale il fattore tempo sia fondamentale per la sopravvivenza del paziente virtuale“, spiega Jessica Williams, docente universitaria e project leader.

“I neolaureati possono fare fatica a mettere in pratica quanto appreso solo in teoria, per questo motivo abbiamo realizzato questo programma finalizzato a colmare il gap.”

Diciotto dispositivi Samsung Gear VR sono stati messi a disposizione agli studenti del 2º anno del corso di laurea in Infermieristica pediatrica. I benefici derivante dal loro utilizzato verrà valutato confrontando gli studenti con un altro gruppo di aspiranti infermieri che studierà seguendo le metodologie classiche.

Il team universitario starebbe anche sviluppando uno strumento che, sfruttando la realtà aumentata, potrà aiutare gli studenti ad imparare con più facilità materie quali anatomia e fisiologia umana.

Un display olografico 3D interattivo mostrerà i diversi organi umani e le loro funzioni utilizzando un visore Microsoft HoloLens.

Simone Gussoni

Fonti: theaustralian.com

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