La direzionedell’Irccs materno-infantile Burlo Garofolo ha precisato che la piccola non era “mai stata in pericolo di vita”.
La madre aveva denunciato che alla sua bambina di sette anni era stata perforato un polmone durante le procedure per l’applicazione di un sondino gastrico all’Irccs materno-infantile Burlo Garofolo di Trieste. E oltre a sporgere querela, aveva riferito di un ritardo nella gestione dell’aggravarsi delle condizioni di salute della figlia.
Il nosocomio, dal canto suo, aveva avviato un’istruttoria interna, ma intanto la piccola, che era ricoverata in Terapia intensiva, è stata dimessa dopo l’applicazione del sondino. La direzione, esprimendo amarezza per l’accaduto, aveva precisato che la bimba non era “mai stata in pericolo di vita” e che le sue condizioni erano “migliorate notevolmente”. Alla luce degli ultimi accertamenti i sanitari del Burlo si aspettano “un completo recupero, senza conseguenze”.
Redazione Nurse Times
- Aliquota agevolata per straordinari, Nursing Up Lombardia: “Vanno inclusi tutti i professionisti sanitari, non solo gli infermieri”
- Ccnl Sanità 2022-2024, Uil Fpl spiega le ragioni del no alla firma: “Troppe inesattezze sugli aumenti”. La simulazione delle buste paga
- Question time alla Camera: mancano 19.600 infermieri. Il Governo corre ai ripari, ma non basta
- Ipertensione grave, paziente curato con radiofrequenza e mini-catetere high tech all’Inrca di Ancona
- Sindrome del tunnel carpale: i consigli dell’esperto per prevenirla. Anche con approcci innovativi
Lascia un commento