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Trentino, Inps nega indennità di malattia per periodi di isolamento Covid: interrogazione del consigliere provinciale Cia

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del consigliere provinciale Claudio Cia.

Numerosi lavoratori trentini stanno ricevendo, a distanza di anni dai fatti, lettere da parte dell’Inps con cui viene negata o revocata l’indennità di malattia per i periodi di isolamento obbligatorio legati alla positività al Covid-19.

In queste comunicazioni, l’Inps contesta la validità dei certificati medici e dei certificati di isolamento emessi a suo tempo dal Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, sostenendo che tali certificati non sarebbero validi”sotto il profilo medico-legale” perché “le diagnosi e/o le procedure mediche indicate nel certificato non comprovano l’incapacità temporanea al lavoro”.

Allo stesso tempo, ai cittadini viene richiesto di fornire dichiarazioni integrative da parte dei medici che li hanno redatti, richieste spesso impossibili da soddisfare, visto che quei medici in molti casi sono ormai in pensione o non più in servizio.

Questa situazione, che rischia di avere conseguenze molto gravi per tanti cittadini, ha spinto il consigliere provinciale Claudio Cia (foto) a presentare un’interrogazione ufficiale alla Giunta provinciale, chiedendo interventi urgenti e concreti. Attraverso l’interrogazione Cia chiede alla Giunta di attivarsi per tutelare i lavoratori trentini coinvolti, ma anche per difendere la credibilità e l’autorevolezza del sistema sanitario provinciale, che oggi viene messo in discussione dalle contestazioni dell’Inps.

Nel dettaglio, il consigliere provinciale chiede che la Giunta:

  • intervenga formalmente presso l’Inps, sia a livello provinciale che nazionale, per ottenere il riconoscimento della piena validità dei certificati rilasciati dall’Azienda sanitaria provinciale;
  • valuti la possibilità di incaricare l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di supportare i cittadini destinatari delle lettere dell’Inps, ad esempio mediante attestazioni ufficiali che ribadiscano la validità dei certificati di isolamento;
  • promuova un tavolo di confronto istituzionale a livello provinciale, coinvolgendo l’Inps, l’Azienda sanitaria, i sindacati, gli ordini professionali e le rappresentanze dei lavoratori, per affrontare il problema in modo strutturato e individuare soluzioni concrete.

Secondo Claudio Cia, i certificati di isolamento per positività al Covid-19 sono atti pubblici emessi dalle autorità sanitarie per obbligo di legge e attestano una condizione di impossibilità a lavorare per ragioni sanitarie. Contestare oggi questi certificati significa colpire chi ha rispettato le regole durante la pandemia e delegittimare il ruolo e la serietà delle istituzioni sanitarie provinciali.

Cia chiede quindi alla Giunta di prendere una posizione chiara a difesa dei cittadini e del sistema sanitario, e di garantire che nessun lavoratore venga lasciato solo ad affrontare una battaglia contro richieste che appaiono inique e infondate.

ALLEGATI:

Redazione Nurse Times

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