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Trapianto di fegato da vivente a Torino: bimba di 11 mesi salvata dal “dono” del padre

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All’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino è stato eseguito nei giorni scorsi il primo trapianto di fegato pediatrico in Piemonte, nell’ambito di una specifica collaborazione attiva tra Italia e Grecia, sotto l’egida del Centro Nazionale Trapianti (CNT) di Roma.

Si è trattato di un trapianto da vivente, nel quale il papà 31enne di una bimba di 11 mesi ha donato alla figlia la parte sinistra del suo fegato. La bimba era affetta da una grave cirrosi epatica scompensata, esito del fallimento di due precedenti interventi chirurgici eseguiti in Grecia nel tentativo di riparare la malformazione da cui era affetta, ossia l’atresia delle vie biliari.

In questi casi l’Hellenic Transplant Organization di Atene invia al CNT di Roma (diretto dal dottor Giuseppe Feltrin) una richiesta di attivazione dell’accordo vigente tra Italia e Grecia, valido per lo scambio di pazienti con necessità di trapianto e di organi idonei per trapianto.

Il Centro Regionale Trapianti del Piemonte – Valle d’Aosta (diretto dal dottor Federico Genzano), interpellato dal CNT, ha inoltrato la richiesta al professor Renato Romagnoli (direttore del dipartimento Trapianti della Città della Salute e del programma trapianto fegato adulto e pediatrico della Regione Piemonte), il quale ha dato subito parere favorevole alla presa in carico e al trasferimento della bambina e dei suoi famigliari a Torino.

Lo scorso agosto la bimba è giunta all’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, dove è stata presa in cura dal dottor Pierluigi Calvo (direttore della Gastroenterologia pediatrica). Una volta completate le necessarie pratiche burocratiche e le valutazioni mediche di bilancio per trapianto, la bimba è stata inserita nella lista d’attesa nazionale italiana per trapianto di fegato pediatrico.

Dopo una ventina di giorni senza aver ricevuto valide offerte di donazione di fegato da soggetto deceduto, il papà della bimba ha fermamente deciso di donare la parte di fegato necessaria per salvare la vita della sua bimba. Grazie al supporto della direzione sanitaria dell’ospedale Molinette (diretta dal dottor Antonio Scarmozzino), le pratiche di autorizzazione del trapianto con donazione da vivente sono state espletate in tempi record.

Entrambi gli interventi (di prelievo di fegato sinistro dal papà e di trapianto nella bimba) si sono svolti in contemporanea al blocco operatorio della Chirurgia Trapianto Fegato dell’ospedale Molinette (diretto dal professor Renato Romagnoli). Le procedure chirurgiche sono durate circa 16 ore e sono state eseguite dal professor Romagnoli insieme con la sua equipe, in strettissima collaborazione con gli anestesisti dell’Anestesia e rianimazione 2 (diretta dal dottor Roberto Balagna).

In particolare, è stato molto complesso l’impianto del fegato nella piccola paziente (di meno di 8 kg di peso), in quanto la sua severa ipoplasia della vena porta ha richiesto la sostituzione con prelievo e autotrapianto di vena giugulare della bambina stessa. Dopo una degenza della bimba di cinque giorni in Terapia intensiva presso la Rianimazione centrale delle Molinette, attualmente entrambi i pazienti operati stanno bene. Il papà è stato dimesso. La bimba è degente nell’Area semintensiva chirurgica del professor Romagnoli.

Redazione Nurse Times

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