Sei dipendenti del Santa Maria sono stati medicati al Pronto soccorso per le ferite riportate. L’attivazione del protocollo di sicurezza ha evitato che la situazione degenerasse.
Sei, tra medici e infermieri dell’ospedale Santa Maria di Terni, sono stati aggrediti da un paziente di 49 anni e poi medicati in Pronto soccorso. L’uomo – riferisce una nota dell’azienda ospedaliera – ha prima iniziato a inveire verbalmente contro il personale sanitario, poi è passato all’aggressione fisica, colpendoli con calci e pugni.
L’episodio è avvenuto nel reparto di Medicina d’urgenza. Qui il 49enne era stato ricoverato nelle prime ore del pomeriggio di domenica dopo essere stato accompagnato al Pronto soccorso dai carabinieri a causa del suo stato di alterazione. Si tratta, in base a quanto si apprende, della stessa persona trovata dai militari sdraiata a terra in una strada del centro città e poi denunciata per il possesso in casa di marijuana contenuta in barattoli (con le scritte “critical”, “pure power” o “amnesia”, in base alla “qualità” dello stupefacente), hascisc e denaro.
L’uomo, in ospedale, ha anche lanciato un comodino lungo un corridoio. I sei sanitari feriti hanno riportato contusioni e lesioni guaribili in alcuni giorni. In seguito all’aggressione è stato subito attivato il protocollo di sicurezza predisposto dal Santa Maria per casi simili, anche tramite la segnalazione alle autorità, e la situazione è stata poi riportata alla calma.
“Anche in questa occasione – sottolinea la direzione sanitaria – la professionalità dei nostri operatori ha permesso di evitare che la situazione degenerasse. L’Azienda è molto attenta all’attuazione dei protocolli previsti per situazioni così delicate, anche tramite i corsi di formazione per il personale che mirano agli aggiornamenti delle procedure anche per casi estremi come quelli delle aggressioni fisiche”.
Redazione Nurse Times
- Punta la pistola contro il medico del 118: “Salva la mamma o ti ammazzo”
- Farmaco contro diabete e obesità è un “super scudo” salva-cuore: previene infarto e ictus nei pazienti ad alto rischio. Anche in pillola
- Assistenza domiciliare integrata (ADI): lo stato dell’arte nell’analisi di Salutequità
- Alzheimer, semplice analisi del sangue può aiutare diagnosi e stimare gravità con accuratezza del 92%
- Sindrome di Lowe, parte al Bambino Gesù lo studio clinico della Fondazione Telethon sull’efficacia di un farmaco sperimentale per la psoriasi
Lascia un commento