“Guardando i diversi atti aziendali, nelle varie aziende sanitarie, riteniamo che si continui a dare poca importanza al servizio delle professioni sanitarie”. Così Fausto Sposato, presidente di Opi Cosenza e coordinatore degli Ordini calabresi, rivendica in una nota maggiore considerazione per tutti gli infermieri calabresi.
“Potremmo fare tanti esempi – prosegue Sposato -. Il Gom di Reggio Calabria ha sintetizzato con poche righe un ufficio di gestione tanto importante quanto qualificato. Altro esempio è rappresentato dal fatto che si continuano a indire concorsi per tutte le categorie e per tutte le dirigenze, oltre che per tutti i profili, ma ad oggi, a parte Crotone, in attesa della pubblicazione ufficiale sul Burc di un avviso, nessuna azienda ha bandito un concorso per le professioni sanitarie, soprattutto per il ruolo di dirigente della professione infermieristica”.
Sempre Sposato: “Finora la sanità non è stata solo ospedalocentrica, ma negli ultimi decenni anche medicocentrica, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Oggi bisogna dare importanza a quei professionisti che hanno conseguito una formazione, che hanno studiato per poter gestire risorse umane e per poter migliorare i servizi e i percorsi assistenziali. Compete loro la progettazione dei percorsi assistenziali, la gestione e la supervisione. Ecco l’importanza del servizio delle professioni sanitarie”.
Sposato cita gli esempi virtuosi di altre regioni (Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Marche) in tema di management intermedio: “In queste regioni si investe sulle professioni sanitarie, lasciando ad altre professioni fare ciò che devono fare”. Di qui l’appello “affinché si possa insistere sui vari direttori generali e sui vari commissari delle aziende per la stesura e la pubblicazione dei bandi per le professioni sanitarie”.
Sposato ricorda poi di aver plaudito alla scelta del governatore Roberto Occhiuto, che è pure commissario per l’emergenza ospedaliera in Calabria, di inserire il servizio delle professioni sanitarie nelle linee guida: “Lo abbiamo fatto pubblicamente, ma è tempo di dare seguito a quelle linee guida, che non possono solo badare ad alcuni aspetti e ad alcune professioni, mettendo da parte noi professionisti che siamo maggiormente rappresentativi, anche numericamente, all’interno di tutte le aziende sanitarie. Il nostro invito al presidente Occhiuto, alla struttura commissariale, è quello di sollecitare tali scelte”.
Redazione Nurse Times
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