Il trasporto in sicurezza del paziente e dell’equipaggio durante un soccorso in ambulanza rappresenta una componente cruciale del sistema di emergenza sanitaria. L’attenzione alla sicurezza non solo migliora gli esiti clinici dei pazienti, ma protegge anche il personale sanitario da rischi evitabili. Questo articolo esplora in dettaglio le accortezze fondamentali da adottare e gli errori da evitare per garantire un trasporto sicuro ed efficace.
Accortezze per il trasporto sicuro
Valutazione iniziale del paziente – Prima del trasporto, è essenziale eseguire una valutazione accurata delle condizioni del paziente. Questa valutazione iniziale comprende:
- Controllo dei parametri vitali
- Stabilizzazione
- Utilizzo di dispositivi di monitoraggio
- Immobilizzazione: nei casi di traumi, utilizzare i presidi di immobilizzazione per evitare lesioni traumatiche aggiuntive, come previsto dalle linee guida.
Sicurezza del Paziente – Il paziente deve essere fissato correttamente alla barella con cinghie di sicurezza e posto in una posizione tale da prevenire movimenti e cadute o scivolamento in caso di frenata. Le accortezze specifiche includono:
- Posizionamento corretto – Il paziente deve essere posizionato in modo da garantire il comfort e la sicurezza, considerando eventuali lesioni dovute all’evento. Nel caso in cui il paziente sia stato immobilizzato sui presidi di immobilizzazione, questi ultimi devono essere ben assicurati alla barella, onde evitare la collisione nel vano sanitario in caso di incidente.
- Accesso a attrezzature sanitarie – Garantire l’accesso a ossigeno, farmaci e altri dispositivi senza compromettere la sicurezza del paziente, evitando di effettuare queste operazioni durante il trasporto, poiché porterebbe gli operatori a rimuovere i sistemi di sicurezza e quindi ad aumentare drasticamente il rischio di lesioni maggiori durante un eventuale incidente.
La gestione del trasporto in ambulanza: un aspetto cruciale, spesso trascurato
I manuali di preparazione al soccorso territoriale extraospedaliero tendono a concentrarsi principalmente sul “trattamento” del paziente, tralasciando spesso gli eventi che avvengono dopo il caricamento sul mezzo di soccorso. Nei capitoli riguardanti l’intervento su pazienti politraumatizzati, vengono dettagliati i dispositivi necessari, le manovre consentite e quelle da evitare per prevenire o contenere danni al rachide cervicale. Si richiede ai soccorritori di utilizzare correttamente i presidi di immobilizzazione come il collare cervicale, la tavola spinale, l’estricatore rapido K.E.D., le stecco-bende e il materassino a depressione. Inoltre, si raccomanda che ogni manovra di mobilizzazione preveda movimenti lungo l’asse di rotazione del rachide per scongiurare il rischio di una compromissione spinale.
Tuttavia le linee guida spesso non forniscono indicazioni dettagliate sulla gestione del trasporto in ambulanza del paziente in modo sicuro e privo di rischi. Due dei principali protocolli di soccorso per il trattamento del paziente traumatizzato, il Prehospital Trauma Care (PTC) e l’Advanced Trauma Life Support (ATLS), trattano solo marginalmente le problematiche relative alle patologie secondarie da trasporto.
Le statistiche, però, evidenziano la necessità di porre maggiore attenzione a questo aspetto. Una percentuale variabile tra il 3% e il 25% dei pazienti politraumatizzati presenta danni spinali insorti o aggravati durante il trasporto in ambulanza o il trattamento pre-ospedaliero. Il rischio di vibrazioni e altri fattori associati al trasporto possono contribuire significativamente a questi danni, sottolineando l’importanza di protocolli più rigorosi e specifici per la gestione del trasporto in sicurezza dei pazienti traumatizzati.
Manutenzione dell’quipaggiamento
Tutti i dispositivi e i veicoli devono essere sottoposti a regolare manutenzione e controlli di sicurezza. Questo include:
- Controlli giornalieri – Verifica del funzionamento di tutte le attrezzature e dei veicoli prima di ogni turno.
- Manutenzione programmata – Programmi di manutenzione regolari per veicoli e dispositivi, seguendo le raccomandazioni del produttore.
- Sostituzione delle attrezzature difettose – Immediata sostituzione o riparazione di qualsiasi attrezzatura difettosa.
Cosa evitare durante il trasporto
Movimenti bruschi – Movimenti improvvisi o bruschi possono aggravare le condizioni del paziente, specialmente in caso di traumi. Le accortezze includono:
- Guida fluida – Adottare uno stile di guida che minimizzi accelerazioni e frenate improvvise.
- Attenzione alla strada – Considerare le condizioni della strada e adattare la velocità e le manovre di conseguenza.
- Utilizzo di sistemi di sospensione – Veicoli dotati di sistemi di sospensione avanzati per ridurre le vibrazioni e i movimenti bruschi.
Comunicazione Inefficiente – La mancanza di una comunicazione chiara tra i membri dell’equipaggio può portare a errori critici. Le strategie per migliorare la comunicazione includono:
- Protocolli di comunicazione – Stabilire e seguire protocolli chiari per la comunicazione tra i membri dell’equipaggio e la C.O.
- Briefing regolari – Riunioni pre e post trasporto per discutere le condizioni del paziente e le azioni necessarie.
Trascurare la sicurezza dell’equipaggio – Proteggere il paziente è essenziale, ma non deve avvenire a scapito della sicurezza dell’equipaggio. Le accortezze includono:
- Utilizzo di dispositivi di protezione individuale (DPI).
- Protocolli di sicurezza – Seguire protocolli per la gestione di situazioni pericolose, come incidenti stradali o aggressioni.
- Formazione in sicurezza – Programmi di formazione specifici sulla sicurezza per tutto il personale.
Improvvisazione delle procedure – Durante un’emergenza, seguire protocolli standardizzati è cruciale. L’improvvisazione può portare a errori evitabili. Le pratiche includono:
- Adesione ai protocolli – Seguire rigorosamente le linee guida e i protocolli stabiliti.
- Aggiornamento continuo – Aggiornare regolarmente la formazione in base alle nuove evidenze scientifiche e alle linee guida internazionali.
- Verifica delle competenze – Valutazioni periodiche delle competenze del personale per garantire l’aderenza ai protocolli.
Rischio vibrazioni: implicazioni e dati sui danni da trasporto
Durante il trasporto in ambulanza i pazienti sono esposti a diversi fattori che possono influire sulla loro condizione fisica. Tra questi, il rumore, la temperatura e, soprattutto, le vibrazioni generate da accelerazioni, frenate, e il passaggio su strade irregolari o con dossi. Ognuno di questi elementi influisce diversamente sul corpo umano.
Secondo il Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro (D.lgs. 81/2008, Titolo VIII), le vibrazioni meccaniche sono classificate come un agente fisico di rischio per la salute dei lavoratori e dei soggetti trasportati. Il decreto stabilisce dei valori limite di esposizione alle vibrazioni per un periodo di riferimento di otto ore.
Uno studio condotto dall’ARES 118 di Viterbo ha misurato i livelli di esposizione a rumore e vibrazioni sia per il personale dei mezzi di soccorso sia per i pazienti trasportati. I risultati hanno evidenziato che i pazienti sono soggetti a livelli di accelerazione elevati. In particolare, su strade urbane con dispositivi acustici e luminosi attivi, è stato rilevato il superamento del valore limite previsto dal decreto legislativo 81/2008 su periodi brevi.
Il corpo umano è particolarmente sensibile alle basse frequenze, comprese tra 2 e 20 Hz. Gli effetti delle vibrazioni variano a seconda degli organi coinvolti. Le vibrazioni possono quindi influenzare le funzioni vitali e provocare modificazioni fisiologiche che possono aggravare le condizioni cliniche del paziente durante il trasporto. Questo studio sottolinea l’importanza di disporre di dispositivi che possano attenuare le vibrazioni trasmesse al paziente, al fine di ridurre i rischi associati al trasporto.
Sottovalutare il benessere psicologico
Lo stress e l’ansia possono influenzare negativamente le decisioni dell’equipaggio. Le misure per gestire il benessere psicologico includono:
- Supporto psicologico – Accesso a consulenti e programmi di supporto psicologico per il personale.
- Periodi di riposo – Garantire turni di lavoro che permettano adeguati periodi di riposo.
- Formazione in gestione dello stress – Programmi di formazione sulla gestione dello stress e delle situazioni critiche.
Conclusione
Il trasporto sicuro del paziente e dell’equipaggio durante un soccorso in ambulanza richiede una combinazione di competenze tecniche, attrezzature adeguate, protocolli rigorosi e un’attenta pianificazione. Implementando le giuste accortezze e evitando pratiche rischiose, è possibile migliorare significativamente gli esiti del soccorso, proteggendo al contempo il benessere di tutti i coinvolti. La sicurezza deve essere sempre la priorità assoluta nel sistema di emergenza sanitaria. Ogni dettaglio, dalla manutenzione dei veicoli alla formazione del personale, contribuisce a creare un ambiente in cui il paziente può ricevere le cure migliori in modo tempestivo e sicuro.
Bibliografia
- Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro (D.lgs. 81/2008) – Titolo VIII: Vibrazioni Meccaniche.
- Disponibile online: Gazzetta Ufficiale
- ARES 118 Viterbo – Studio sui Livelli di Esposizione a Rumore e Vibrazioni negli Addetti ai Mezzi di Soccorso e nei Pazienti Trasportati.
- Prehospital Trauma Care (PTC) e Advanced Trauma Life Support (ATLS). Linee guida per la gestione del paziente traumatizzato.
- Manuali di Preparazione al Soccorso Territoriale Extraospedaliero. (2019). Focus sul Trattamento del Paziente e la Stabilizzazione del Rachide Cervicale.
- Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). (2017). Effetti delle Vibrazioni sul Corpo Umano. Pubblicazione OMS disponibile online: OMS Vibrazioni
- Istituto Superiore di Sanità (ISS). (2018). Linee Guida per la Mobilizzazione dei Pazienti Politraumatizzati.
- STEM – Rischio vibrazioni in ambulanza
- European Agency for Safety and Health at Work (EU-OSHA). (2016). Vibrazioni Meccaniche e Rischi per la Salute. Pubblicazione disponibile online: EU-OSHA Vibrazioni
Autori: Valerio Fedele, operatore tecnico del soccorso; Dr. Francesco Ferrieri, infermiere di area critica e presidente dell’associazione di formazione e ricerca sanitaria “Rianimazione” (assorianimazione.org)
Articoli correlati
- Rovigo, Opi colpito dal grave incidente che ha coinvolto un’ambulanza: “Vicini ai soccorritori in queste ore delicate”
- Ambulanza presa a sassate dopo l’intervento per soccorrere un ferito: follia a Bellaria Igea Marina (Rimini)
- Rovigo, ambulanza travolta da auto privata: gravi autista infermiere. UGL Salute: “Aprire un confronto per garantire la sicurezza degli operatori”
- Medico o infermiere in ambulanza? A Lamezia nessuno dei due. La denuncia: “Toccato il fondo. A bordo solo l’autista!”
- Medico o infermiere: chi è più importante in ambulanza? Botta e risposta tra Nursind Torino e Anaao Assomed Piemonte
Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes
Il progetto NEXT si rinnova e diventa NEXT 2.0: pubblichiamo i questionari e le vostre tesi
Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org
Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org/questionari
Lascia un commento