La Società italiana di scienze infermieristiche in salute mentale (SISISM) era presente a Rimini per il terzo Congresso nazionale Fnopi con i vertici del consiglio direttivo: il presidente Cesare Moro, la vicepresidente Teresa de Paola, la segretaria Annamaria Tanzi.
Al presidente Moro il compito di presentare la Società: “SISISM è una società scientifica accreditata presso il ministero della Salute che si propone di promuovere la ricerca, la formazione e la pratica clinica in ambito infermieristico per la salute mentale. Come società scientifica, abbiamo lo scopo principale di elaborare linee guida e raccomandazioni di buone prassi clinico-assistenziali, contribuendo così a uniformare le pratiche infermieristiche e a garantire un’assistenza di qualità. Attraverso il networking e la collaborazione con la Fnopi e le altre istituzioni e associazioni professionali SISISM è un punto di riferimento per l’infermieristica in salute mentale e psichiatria, favorendo uno scambio continuo di idee ed esperienze tra i professionisti del settore”.
Altri obiettivi della SISISM? “Altri obiettivi – continua Moro – sono la promozione di standard elevati nella pratica infermieristica e la diffusione della cultura della salute mentale. Siamo anche una piattaforma importante a sostegno della formazione e dello sviluppo professionale, sempre con l’obiettivo di migliorare la qualità delle cure offerte a coloro che affrontano difficoltà psicologiche. Chi fosse interessato a conoscerci meglio può visitare il sito www.sisism.org“.
Il tema della formazione, in particolare della laurea magistrale a indirizzo clinico, è stato portato all’attenzione in molti interventi proposti al Congresso Fnopi. Ecco il parere del presidente SISISM: “Con soddisfazione abbiamo sentito come si sia ormai in dirittura d’arrivo con i decreti interministeriali, primo importante passo perché i percorsi si rendano strutturalmente presenti nelle università. Pertanto, piena condivisione sul percorso fatto dalla Fnopi e per aver ottenuto un percorso formativo post-laurea triennale che, passando per una formazione specialistica abilitante e certificata, apra finalmente la possibilità di carriera in ambito gestionale, ma anche clinico-assistenziale”.
E ancora: “Come SISISM, ci siamo resi disponibili a collaborare anche con le altre società scientifiche e associazioni che si occupano dell’area che abbraccia le neuroscienze per iniziare a dare forma e contenuti a una laurea magistrale a indirizzo clinico in Salute mentale, così da permettere ai colleghi l’acquisizione di competenze cliniche e manageriali in un’area trasversale, come è appunto quella della salute mentale, che tocca tutte le età delle persone in qualsiasi condizione di vita, perché è bene ricordare che non c’è salute senza salute mentale”.
Moro spiega quindi quali termini lo hanno maggiormente colpito pensando all’area di riferimento professionale della SISISM: “Le parole che in particolare mi porto a casa dall’esperienza del Congresso Fnopi, oltre a quelle presenti nel titolo della manifestazione (‘Innovazione’, ‘sfide’ e ‘soluzioni’), ben argomentate dalla presidente Mangiacavalli in tutti i suoi interventi, sono queste: ‘prossimità’, ‘fragilità’, ‘compassione’, ‘relazione’, ‘Europa’. Per chi, come noi, lavora nell’ambito della salute mentale, e in particolare in psichiatria, non sono solo parole, ma cardini dell’agire infermieristico quotidiano al fianco dei più fragili tra i fragili”.
Sempre il presidente SISISM: “La compassione è un elemento chiave, che lega la prossimità e la fragilità in sanità. La prossimità in sanità non riguarda solo la vicinanza fisica, ma anche la presenza emotiva e la capacità di ascoltare e comprendere le esperienze degli altri. In questo contesto la compassione emerge come un valore fondamentale, poiché invita i professionisti a riconoscere e rispondere alla vulnerabilità dei pazienti. Quando ci si trova faccia a faccia con la fragilità della vita umana la compassione diventa un ponte che collega i professionisti ai caregiver e alle persone assistite, permettendo un’interazione più profonda e significativa”.
E ancora: “La compassione spinge a vedere oltre la malattia, a comprendere le storie e le emozioni che si celano dietro ogni diagnosi. Questo approccio aiuta a mitigare l’impatto della fragilità, creando un ambiente sanitario più accogliente e umano. Nella pratica clinica l’atto di prendersi cura con compassione non solo allevia la sofferenza della persona, ma sostiene anche noi professionisti , ricordandoci il significato profondo del nostro lavoro, anche di fronte alla sfida della vulnerabilità umana”.
Aggiunge il presidente SISISM: “La prossimità in sanità si traduce anche nella capacità di offrire assistenza a chi ne ha bisogno in modo tempestivo e umano. Tuttavia questa vicinanza può anche mettere in luce la fragilità del sistema sanitario stesso, dove la pressione delle esigenze e la scarsità di risorse possono compromettere la qualità dell’assistenza. In questo delicato equilibrio è fondamentale riconoscere che ogni interazione sanitaria avviene in un contesto di vulnerabilità, sia per gli assistiti che per i professionisti, portando a riflessioni sul valore dell’empatia e sulla necessità di supportare adeguatamente coloro che come noi si trovano in prima linea. Comprendere e sanare questa interconnessione potrebbe rappresentare un passo cruciale verso un approccio più sostenibile e umano nella sanità”.
Conclude il presidente SISISM: “Tutto questo, dentro quel contenitore che chiamiamo relazione. Una relazione che deve avere una valenza terapeutica perché, connotandola come terapeutica, diventa un atto di cura così, come definito nella revisione del Codice deontologico all’articolo 4 (‘Relazione di cura’). Infine la dimensione europea, con lo scenario rappresentato dell’European Nursing Council (ENC), che ha affidato alla Fnopi la vicepresidenza: un momento particolarmente significativo per la nostra professione, a dimostrazione del forte impegno della Federazione perché questa professione cresca e sia sempre di più una garanzia di salute per il cittadino, dentro e fuori dall’Italia. Una dimensione europea che serve da stimolo anche per noi, come SISISM, nel costruire nuove relazioni intersocietarie, guarendo sempre più oltre i confini nazionali in un’ottica continentale”.
Redazione Nurse Times
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