Siringhe, cerotti ed ovatta sono nel centro del mirino dell’Anac. Si stima che circa il 15-20% della spesa annuale per 39 dispositivi medici (25 tipi di siringhe, 11 cerotti e 3 di ovatta) sarà una prossima forma di risparmio in Sanità.
Il Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) il 2/3/2016 ha approvato la delibera per i prezzi di questi 39 dispositivi medici, imponendo a tutti i contratti di uniformarsi ai prezzi di riferimento.
Raffaele Cantone ha aderito, come Anac, alla proposta Agenas del 2013 di revisionare i prezzi di riferimento per dispositivi medici, dunque i primi ad essere nel mirino Anac sono siringhe, cerotti e ovatta. Lo stesso Cantone, riconoscendo l’inadeguatezza della competenza data dall’autorità sulla materia, consente una prima lista di prezzi e comincia da quelli maggiormente utilizzati: siringhe, cerotti e ovatta. Il criterio di scelta è stato il 25° percentile, che laddove dispositivi presentavano differenze per una variabile dimensionale, è stato unito il calcolo secondo la regressione quantilica.
La questione è se la Consip e le Centrali Uniche Di Acquisto pagheranno i prezzi indicati!
I due ministri, Lorenzin e Padoan, nel mese di gennaio scorso, incontrarono la stampa per annunciare il via agli acquisti centralizzati nella PA. La Lorenzin annunciava colpi di bisturi ai processi di acquisto, specificando di voler “tagliare fuori” organizzazioni che portano allo spreco, istituendo Centrali Uniche di Acquisto. Il ministro della Salute allora dice: “la siringa con le Centrali Uniche Di Acquisto è evidente che costerà uguale in tutta Italia e che avrà una riduzione del prezzo molto forte”
Sergio Venturi, assessore sanità Emilia Romagna, in rappresentanza delle Regioni: “occorre stare tutti vicini perché se vogliamo fare la siringa nazionale bisognerà stre vicino ai tecnici che prenderanno le decisioni”.
In quell’occasione Consip annunciò di fare gare sulle siringhe non solo sul prezzo ma anche sulla qualità, con l’intento di farne il riferimento nazionale ed “istituendo una Siringa Nazionale”.
Recentemente la discussione sui “bisturi che non tagliano” evidenziò un’affermazione del Presidente Prof. Diego Piazza in rappresentanza dei chirurghi italiani sottolineando che “la continua ricerca del prezzo di mercato più basso, con criteri di valutazione spesso discutibili da parte delle commissioni regionali, ha determinato un livellamento verso il basso della qualità”. “La mediocre qualità dei bisturi utilizzati oggi ha conseguenze sia estetiche, perché il taglio perde la famosa precisione chirurgica, sia infettive, perché, aumentando il trauma cutaneo per incidere una superficie, si aumenta il rischio di contaminazione batterica della ferita”. (www.quotidianosanita.it)
Sarà prossimamente costretta anche la professione infermieristica, discutendo sulle prossime siringhe che circoleranno in corsia, a fare una denuncia simile?
Una prospettiva velata di un certo scetticismo c’è … ma vogliamo credere che questi prezzi per siringhe, cerotti e ovatta, saranno riferimenti validi e sicuri!
Se sei curioso di conoscere quali saranno i prezzi deliberati, puoi cliccare QUI e visionare la DELIBERA n.212 del 2 marzo 2016 “Prezzi di riferimento dei dispositivi medici: siringhe, ovatta di cotone e cerotti” – Fasciolo REG.UCS/03/2016
Maurizio Limitone
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