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Sconosciuti distruggono le automobiline dell’Oncoematologia pediatrica:“I sorrisi dei bambini non si spengono con gesti vandalici”

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Sconosciuti distruggono le automobiline dell’Oncoematologia pediatrica:“I sorrisi dei bambini non si spengono con gesti vandalici”
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Un increscioso gesto criminale ha portato grande delusione tra i piccoli pazienti che combattono contro un tumore presso il reparto di Oncoematologia pediatrica del Policlinico di Bari.

Le piccole auto elettriche, utilizzate dai bambini ricoverati per giocare e per dimenticare le loro problematiche di salute sono state vandalizzate da sconosciuti, rendendole inutilizzabili. Erano state donate da un privato cittadino attraverso l’associazione Agebeo e amici di Vincenzo onlus.

Alla Fiat 500 di colore rosa, con la quale le bambine giocavano al primo piano, sono stati tolti il manubrio e la barra che lo collegava al resto della macchinina. È stata demolita anche la mini Jeep bianca utilizzata di bimbi al secondo piano: sono stati rimossi anche i cavi elettrici che permettevano di attivare gli effetti sonori e la ricarica della batteria elettrica.

Il vile gesto è stato fermamente condannato dall’associazione, attraverso un post sui social. “Chiunque sia stato – scrivono – non ha fatto un danno a noi dell’Agebeo o al nostro donatore, ma lo ha fatto ai nostri bambini. Sappiate solo che la Direzione generale e la Direzione sanitaria del Policlinico saranno informate del danno procurato ai nostri bambini perché non si tratta di una questione di soldi, di prestigio o di voler fare le prime donne. Si tratta di una questione di principio”.

Sono stati in molti però a promettere ai bambini malati presenti che i momenti di gioco alla guida dei piccoli veicoli elettrici, durante le lunghe giornate in ospedale, non finiranno qui: i volontari hanno già promesso che le macchinine saranno riparate o ricomprate, per poi essere riportate nei due piani del reparto. D’altronde “i sorrisi dei nostri bambini non si spengono con gesti vandalici”, come ricordano i volontari al termine dell’appello online.

Dott. Simone Gussoni

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