Un’infermiera in servizio presso la casa di cura “Villa dei Fiori” di Nocera Inferiore ed un medico di medicina generale sono stati rinviati a giudizio dalla Procura di Nocera Inferiore dopo che la donna avesse collezionato oltre 800 giorni di assenza dal lavoro per motivi di salute, certificati dal camice bianco in questione.
La professionista sanitaria, grazie alla complicità del proprio medico di famiglia, avrebbe presentato certificati per una presunta depressione iniziata nel 2005 e conclusa alla fine del 2013.
Grazie ad una serie di esposti presentati dagli avvocati della parte offesa Giuseppe Pepe e Silverio Sica, i magistrati hanno deciso di dare il via alle indagini. La prima udienza preliminare è stata fissata per il 30 marzo 2020.
Le accuse per loro in concorso, sono di truffa aggravata ai danni dello Stato e falsità ideologica commessa in atti pubblici. La dipendente, all’epoca dei fatti, attraverso una serie di «raggiri» avrebbe presentato svariati certificati medici per attestare falsamente l’incapacità a svolgere il suo lavoro, collezionando complessivamente 880 giorni di assenze, a ripetizione e sempre per due, tre giorni, a partire dal 13 giugno 2005 fino al 14 agosto del 2013.
Così facendo avrebbe indotto in errore sia l’Inps che il datore di lavoro, in questo caso Villa dei Fiori. La donna avrebbe continuato a percepire le indennità a titolo di prestazione previdenziale nel periodo di assenza, ritenuto però illegittimo. Tutto ciò è stato possibile grazie alla complicità di un medico di base, che avrebbe firmato numerosi certificati falsi, attestando una situazione non rispondente al vero, e cioè l’impossibilità di lavorare per via di una depressione.
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