Negli ospedali della Gran Bretagna è iniziato ieri mattina il nuovo sciopero di tre giorni dei cosiddetti junior doctor, medici neo-specializzati chiamati a coprire mansioni varie e turni di guardia in cambio di compensi tradizionalmente modesti. In seguito alla cancellazione di visite e procedure non urgenti si segnalano gravi disagi per i pazienti, tanto che sono stati chiamati i medici senior per sopperire alla carenza di personale.
La riapertura del tavolo negoziale con il Governo era stata bruscamente interrotta all’inizio del mese dal ritiro dei rappresentanti di categoria della British Medical Association (BMA), sindacato di riferimento dei camici bianchi, i quali avevano respinto, ritenendola insufficiente, l’offerta migliorativa in materia di incrementi salariali messa sul piatto dal ministro della Salute, Victoria Atkins, proclamando una serie di agitazioni per le settimane successive.
Allo sciopero in corso ne seguirà uno di sei giorni all’inizio di gennaio, destinata a diventare, salvo revoca, il più lungo nella storia del Servizio sanitario nazionale del Regno Unito (NHS). Il direttore medico di Nhs England, Stephen Powis, ha sottolineato che i disagi per la protesta di questi giorni sono ulteriormente aggravati dalle festività natalizie e dalla maggiore affluenza di pazienti per le malattie legate alla stagione invernale. A ciò si aggiungono i problemi cronici della sanità pubblica, come le liste di attesa sempre più lunghe.
Redazione Nurse Times
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