“È importante discutere la petizione per lo stop all’uso di smartphone e social sotto i 16 e 14 anni, perché è un tema che richiede la massima attenzione”. Lo dichiara Filippo Scerra, deputato del Movimento 5 Stelle e questore della Camera dei deputati.
“Abbiamo posto da tempo in Parlamento la questione dell’uso dei dispositivi elettronici per i minori: prima all’Assemblea regionale siciliana e poi alla Camera con la mia proposta di legge, depositata in Commissione Affari sociali – prosegue Scerra -. Il testo parte dal divieto dell’utilizzo dei dispositivi elettronici per i bambini da zero a tre anni e una regolamentazione da 4 a 12 anni, che dev’essere normata dai ministeri della Salute e dell’Istruzione in modo che ci sia un approccio a tutela della salute dei bambini. Il provvedimento prevede anche una campagna informativa sui rischi destinata ai genitori”.
E ancora: “Ci siamo basati sui dati scientifici dell’Oms e della Società italiana di pediatria, con la consapevolezza ormai diffusa che gli smartphone in mano a bambini sotto i tre anni creano diversi problemi: di apprendimento, cognitivi, relazionali, di comunicazione. Serve un approccio integrato, come dimostra anche la proposta della collega Gilda Sportiello, che tocca il tema dei baby influencer e dello sharenting”.
Conclude Scerra: “Su queste problematiche la politica doveva avviare una riflessione e la proposta nasce proprio con questo intento. Non è un testo blindato, è una base aperta a una discussione che coinvolga tutti. Per questo spero che la mia proposta di legge venga firmata da tutti i gruppi e prosegua il suo percorso”.
Redazione Nurse Times
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