“La proposta di rinnovo del contratto per il personale sanitario è semplicemente offensiva, un vero e proprio schiaffo a lavoratrici e lavoratori del comparto ed è diretta conseguenza delle folli politiche del governo Meloni in materia di sanità.
Quello che emerge dalle indiscrezioni sui giornali e dalle reazioni delle associazioni di categoria è un quadro disarmante: poche risorse che non bastano a coprire gli aumenti legati all’inflazione, ulteriore aumento degli straordinari, depotenziamento del sistema degli incarichi. Il contratto per il triennio 2019-2021 redatto sotto il governo Conte 2 aveva dato risposte concrete, con risorse adeguate e coerenti con l’inflazione del periodo, garantendo quindi il potere d’acquisto.
Aveva aggiunto ulteriori risorse, come l’indennità di specificità per gli infermieri e la tutela del malato per gli Oss e le altre figure non sanitarie, che proprio in questi giorni si stanno finalmente traducendo in un aumento in busta paga.
Erano previste sette giornate di rientro notturno, basati sui dati delle Regioni in merito a quanto già veniva garantito dal personale sanitario, senza aumentarne il carico di lavoro.
Aveva introdotto il sistema degli incarichi, che creava i presupposti perché gli infermieri potessero ottenere una maggiore valorizzazione e una più adeguata crescita in termini di ruolo e di salario.
Il governo Meloni, al contrario, stanzia risorse ridicole, che bastano a malapena a coprire un terzo dell’inflazione del triennio, ottenendo di fatto una perdita di potere d’acquisto per il personale sanitario, che allo stesso tempo viene ulteriormente caricato di lavoro, perché le giornate di rientro notturno passano da 7 a 10. Nella proposta si tenta poi di distribuire le risorse tra tutti, finendo così per non accontentare nessuno, mentre l’impianto del contratto precedente era a trazione infermieristica. Ma alla base c’è la stessa idea anche in merito al sistema degli incarichi, che verrebbe allargato a tutti finendo di fatto per depotenziarlo, per sterilizzarne gli effetti positivi, trasformandolo in un modo per assegnare contentini e medagliette fittizie.
Prevedendo poi che al massimo livello della carriera infermieristica si possa arrivare solo se in possesso di una laurea magistrale, si finisce per penalizzare la stragrande maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori, compresi coloro che da 40 anni lavorano in corsia e la cui esperienza sul campo andrebbe al contrario considerata e valorizzata.
Insomma, il nuovo contratto per il personale sanitario è un autentico pasticcio, che peggiora le condizioni – sia economiche che lavorative – di infermieri, Oss e degli altri professionisti del comparto e che si traduce in una inaccettabile presa in giro di queste persone”. Lo scrivono in una nota congiunta i parlamentari del Movimento 5 Stelle nelle Commissioni Affari sociali di Camera e Senato.
Redazione NurseTimes
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