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Sanità Lazio, ecco la proposta di legge sulle graduatorie dei concorsi pubblici

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Sanità Lazio, ecco la proposta di legge sulle graduatorie dei concorsi pubblici 1
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La novità, presentata dal governatore Zingaretti e dall’assessore D’Amato, riguarda aziende ed enti del Ssr.

Sanità Lazio, ecco la proposta di legge sulle graduatorie dei concorsi pubblici
Alessio D’Amato

Una proposta di legge regionale sulle graduatorie dei concorsi pubblici di aziende ed enti del Servizio sanitario regionale. A presentare la novità, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti (foto grande), e l’assessore alla Sanità e all’Integrazione socio-sanitaria, Alessio D’Amato, dopo che la Giunta regionale ha approvato la delibera in merito alle “Disposizioni in materia di vigenza delle graduatorie delle Aziende ed Enti del servizio sanitario regionale (Ssr)”.

“La proposta di legge – spiega l’assessore – intende disciplinare il termine temporale di vigenza delle graduatorie delle aziende e degli enti del Ssr al fine di garantire l’individuazione di personale altamente specializzato che risponda alle esigenze di aggiornamento tecnico-professionale, superando così le problematiche connesse alle proroghe delle graduatorie stesse. La proposta di legge passerà ora all’esame del Consiglio regionale per la definitiva approvazione”.

Prosegue D’Amato: “Si tratta di una legge che mira a garantire un ricambio generazionale nel Sistema sanitario regionale. Si apre così una nuova stagione di concorsi pubblici, che permetterà di inserire giovani professionisti e nuove energie essenziali per la sanità del Lazio. Le continue proroghe fatte dal Parlamento nazionale durante le Finanziarie hanno infatti portato a utilizzare graduatorie vecchie di oltre dieci anni”.

La proposta di legge regionale prevede all’art.1 comma 2 che le graduatorie con scadenza al 31 dicembre del 2018 e vigenti da più di tre anni non possano essere prorogate dalla Regione Lazio, ferma restando la loro utilizzabilità fino a quella data. Per le graduatorie vigenti da meno di tre anni sarà applicato il termine ordinario di vigenza massima. La nuova normativa prevede l’espletamento dei concorsi pubblici e la formazione di graduatorie a cui attingere per un periodo massimo di 36 mesi, tempo oltre il quale decadono automaticamente senza alcuna possibilità di proroga.

Fonte: www.askanews.it

 

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