“Sentivo un fastidio ai denti, quindi sono andato in una clinica dentistica privata a Nilüfer (in Turchia, ndr). A seguito degli esami effettuati lì mi è stato detto che la mia struttura ossea era sottile, che i miei denti erano allentati e che avrei avuto bisogno di un impianto. Il dentista mi ha spiegato che pratica la professione da 24 anni e che è un esperto in questo campo. Ci siamo fidati di lui e gli abbiamo affidato il lavoro”. Comincia così il racconto di Ramazan Yilmaz, operaio e padre di due figli.
E’ il racconto di una visita dal dentista che si è trasformata in incubo. Durante l’intervento a cui si è sottoposto, infatti, il dottore ha perforato la sua mascella con una vite che è arrivata fino al cranio, nella zona dove si trova il liquido cerebrospinale. Un grave errore, che ha costretto il paziente ad andare in ospedale. Un caso finito sulle riviste cliniche di mezzo mondo.
“Durante l’intervento – prosegue il racconto di Yilmaz – il dottore ha detto alla sua segretaria che il dispositivo che aveva usato nella procedura era rotto. Ha iniziato allora a praticare la procedura con la mano, cercando di inserire la vite. Gli ho detto che aveva toccato l’osso, ma mi ha risposto che era normale“.
Solo quando il paziente ha urlato dal dolore il dentista si è fermato e ha deciso di fare una radiografia, dalla quale è emerso che la vite impiantata era andata troppo oltre, conficcandosi nel cranio. Yilmaz è stato così portato d’urgenza in ospedale, dove si è sottoposto a un intervento chirurgico per estrarre la vite, per fortuna andato a buon fine.
“Mi hanno detto che avrei potuto perdere la vita, ma Grazie a Dio sono uscito sano e salvo dall’ambulatorio“, conclude Yilmaz, il quale ha presentato una denuncia, sostenendo che il dentista non si è più interessato a lui e non lo ha nemmeno rimborsato. Il dottore, dal canto suo, nega ogni responsabilità, parla di complicazionio mediche durante l’intervento ed è pronto a difendersi in tribunale.
Redazione Nurse Times
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