La rianimazione cardiopolmonare (RCP) precoce avviata dagli astanti ha dimostrato che raddoppia o i tassi di sopravvivenza con esiti neurologici favorevoli dopo l’arresto cardiaco. Pertanto le recenti linee guida raccomandano agli operatori della centrale operativa 118 di fornire istruzioni agli astanti per eseguire una RCP assistita telefonicamente (T-CPR).
L’obiettivo dello studio, pubblicato sulla rivista internazionale Resuscitation, è stato quello di valutare l’impatto dell’addestramento al BLSD sulla qualità della T-CPR.
Lo studio, ideato e condotto dal dottor Fausto D’Agostino, anestesista rianimatore del Policlinico Campus Bio-Medico di Roma, coadiuvato dal professor Giuseppe Ristagno, dell’Università di Milano, dai professori Ferri e Desideri, dell’Università dell’Aquila, e dal dottor Pierfrancesco Fusco, ha coinvolto 20 studenti volontari di medicina (22±2 anni), senza precedente formazione per le manovre di RCP, che partecipavano a un corso BLSD a Roma, nell’ottobre 2023.
Prima del corso è stato simulato uno scenario di arresto cardiaco con un manichino (QCPR, Laerdal). Agli studenti (uno alla volta) è stato chiesto di eseguire le compressioni toraciche (CC) e la defibrillazione con un defibrillatore automatico esterno, seguendo le istruzioni alle manovre fornite tramite uno smartphone con vivavoce attivato da uno degli istruttori BLSD situato in un’altra stanza. Un altro istruttore BLSD, presente nella stanza con l’allievo, ha valutato (senza intervenire) la correttezza e la tempistica delle manovre T-CPR eseguite. Lo stesso scenario è stato poi simulato nuovamente dopo l’addestramento BLSD.
Basandosi esclusivamente sulle istruzioni telefoniche, gli studenti hanno posizionato correttamente le mani per eseguire le compressioni toraciche e hanno posizionato le placche del defibrillatore sul torace rispettivamente nell’80% e nel 60% dei casi. Tuttavia la profondità e la frequenza del CC erano accurate rispettivamente solo nel 20% e nel 30% dei casi. Dopo il corso, la posizione corretta delle mani è migliorata del 100%; anche la profondità delle compressioni CC e il posizionamento della placche del DAE hanno mostrato miglioramenti significativi.
Sebbene il tasso di CC sia migliorato, è rimasto subottimale nel 45% dei casi. Dopo aver frequentato il corso BLSD, gli studenti hanno dimostrato un inizio significativamente più rapido della RCP e dell’utilizzo del DAE, impiegando meno della metà del tempo rispetto a prima del corso.
I risultati, quindi, sottolineano l’impatto positivo dell’addestramento BLSD, che migliora significativamente la qualità del T-CPR, rendendolo quasi ottimale. Pertanto le campagne di sensibilizzazione sui corsi di formazione BLSD sono essenziali per migliorare ulteriormente l’RCP da parte di astanti non professionisti.
Link dello studio: https://www.resuscitationjournal.com/article/S0300-9572(23)00820-1/fulltext
Redazione Nurse Times
Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes
Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org
Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org/questionari.php
Lascia un commento