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Reggio Calabria. Infermieri spremuti fino all’osso, demansionati ed oberati di lavoro. È ora di dire basta

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Art. 49 e demansionamento: realtà e prospettive
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Nel Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, il responsabile Regionale CONFINTESA SANITÀ, Francesco Anoldo: “Chiederemo l’istituzione di una Commissione che valuti il fenomeno del demansionamento infermieristico. Gli infermieri sono sempre di meno ed hanno carichi di lavoro sempre più pesanti”

Gli infermieri sono sempre più sfruttati, demansionati ed oberati di lavoro. Sono costretti a saltare riposi per garantire l’assistenza ai cittadini e continuano a non essere annoverati tra le professioni usuranti. Vengono richiamati in servizio pur non essendo loro riconosciuta alcuna pronta disponibilità.

E’ quanto denuncia Francesco Anoldo Responsabile Regionale CONFINTESA . “In molte Unita Operative – prosegue Anoldo – si lavora senza personale di supporto e quindi gli infermieri sono costretti a svolgere “mansioni inferiori” come il rifacimento dei letti, l’igiene dei pazienti, la pulizia di carrelli e addirittura trasportare i pazienti da una divisione ospedaliera (Morelli) ad un’altra (OORR) in ambulanze private, senza una reale copertura Assicurativa in caso di incidente e soprattutto lasciando i reparti già sotto organico scoperti di un ulteriore unità Infermieristica”.

Prosegue Anoldo: “L’ infermiere in Ambulanza in assenza di Medico non è autorizzato a somministrare farmaci, o eseguire altro trattamento in caso di malore del paziente stesso se non praticare le manovre rianimatore.

Nonostante il Cambio al vertice si riscontra comunque una Dirigenza Aziendale sorda alle necessità dei suoi dipendenti come l’istituzione delle mense aziendali, la regolamentazione delle prestazioni aggiuntive, il Piano delle Emergenze, l’assunzione di ulteriore personale Infermieristico ed Operatori Socio Sanitari. In Sostanza chiediamo – conclude Anoldo – una maggiore attenzione verso gli Infermieri e soprattutto azioni che risolvano queste problematiche ed altre problematiche a cui noi di Confintesa teniamo in modo particolare, perche riguardano e la dignità professionale ed umana di lavoratori e soprattutto perché queste come tante altre situazioni compromettono il Diritto alla salute dei Cittadini”.

Simone Gussoni

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