Di seguito la nota del consigliere regionale pugliese, Mino Borraccino, Presidente della II Commissione
La relazione consegnata nei giorni scorsi alla Giunta regionale, infatti, e redatta dopo un anno di lavoro dal Gruppo di studio costituito nel maggio del 2016 per analizzare la complessa vicenda giuridica legata all’affidamento in house dei servizi strumentali nel comparto sanitario, si limita a passare in rassegna argomentazioni già ampiamente note che, però, vengono utilizzate “ad usum Delphini” al solo scopo di confermare una tesi preconfezionata.
Quello che emerge con chiarezza dalla relazione, infatti, è che il gruppo di lavoro coordinato dal Segretario Generale della Presidenza, lungi dal condurre una analisi rigorosa sulle diverse opzioni in campo per garantire i servizi strumentali imprescindibili per il funzionamento del sistema sanitario regionale, si è limitato a fornire argomentazioni (in parte già note e in parte quanto meno discutibili nel merito) funzionali a confermare una scelta che pare già compiuta.
In sostanza la relazione consegnata alla Giunta non rappresenta un documento utile per analizzare le diverse opzioni in campo e consentire alla politica di compiere una scelta così delicata sulla base di un quadro di riferimento chiaro, ma solo un documento commissionato per avvalorare una scelta (quella della costituzione di un’unica Sanitaservice che accorpi le sette società esistenti) che sembra già assunta e che rischia seriamente di mettere a repentaglio centinaia di posti di lavoro.
La decisione di accorpare le Sanitaservice esistenti affidando all’unica società da costituire solo alcuni dei servizi strumentali in favore del Sistema Sanitario Regionale, infatti, rischia di lasciare privi di occupazione moltissimi lavoratori addetti a quei servizi che vengono considerati del tutto immotivatamente “non esternalizzabili” e che quindi si intende affidare ricorrendo al mercato privato, a seguito di procedure ad evidenza pubblica.
Noi continuiamo a credere che questa sarebbe una scelta scellerata e immotivata, sul piano giuridico, anche perché manca completamente una valutazione sui costi di questa operazione e sulla ricaduta, certamente negativa, sulla qualità dei servizi.
Per queste motivazioni giudichiamo del tutto insufficiente la relazione consegnata dal Gruppo di Lavoro appositamente costituito e ci chiediamo anche quanto sia costato, in consulenze esterne, un documento redatto con metodo compilativo che davvero non fornisce alcuna indicazione utile.
Come Sinistra Italiana continueremo la nostra battaglia a difesa della qualità dei servizi resi in questi anni dalle Sanitaservice, a difesa dei risparmi di spesa che queste hanno consentito e, soprattutto, a difesa dei lavoratori che devono poter guardare con fiducia al loro futuro occupazionale.
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