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Il progetto Simultaneus Home Care per la continuità assistenziale

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Parte nel Cuneese l'infermiere di famiglia e comunità
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SIMULTANEOUS HOME CARE è u progetto relativamente recente che prova a garantire la continuità assistenziale ai pazienti dimessi dall’ U.O. di Oncologia degenza o Oncologia Ambulatorio/DH che abbiano necessità di proseguire con trattamenti sintomatici e  palliativi al domicilio.

L’AIOM, Associazione Italiana di Oncologia Medica già dal 2008, ha istituito una piano per  poter integrare cure palliative ed oncologia.

Uno dei punti cardine di questo gruppo e quello di prendere in carico il malato a 360°, garantendone non solo la cura della patologia ma anche tentando di mantenere un’adeguata qualità della vita facendo si che cure palliative e di fine vita vengano tenute in considerazione durante tutto il percorso della malattia, comprendendo la necessità di far procedere in parallelo questi due fattori.

A tal proposito l’Italia è al primo posto in Europa per il numero di centri che hanno ricevuto una certificazione dalla Società Europea di Oncologia Medica perché garantiscono questo modello d’integrazione tra le terapie oncologiche e le cure palliative.

Simultaneus care si pone come ambizioso obiettivo quello di arginare l’impatto che una malattia oncologica in fase avanzata determina sul malato e la sua famiglia e mentre la guarigione non sempre è un risultato realistico, puntando sul miglioramento della qualità della vita.

Le cure vengono erogate grazie a una Rete regionale per le cure palliative che prevede una coordinazione sia a livello locale che regionale.

Tale progetto è rivolto:

  • a quei pazienti che dopo aver interrotto le cure hanno una aspettativa di vita inferiore ai 12 mesi,
  • persone in grado di proseguire le cure attive, ma affette da disabilità,
  • a coloro che vivono in condizioni di disagio e pertanto hanno difficoltà ad accedere alle cure ambulatoriali.

La presa in carico di questi pazienti è totale e multidisciplinare in collaborazione del MMG, oncologi, infermieri, psicologi, fisioterapisti e volontari.

Per ogni paziente viene sviluppato un PAI (piano di assistenza individuale) di comune accordo tra i vari membri dell’equipe assistenziale e poi rivalutato e cambiato un base alle esigenze dell’assistito, alle attività svolte e al grado di soddisfazione dell’ammalato e la sua famiglia.

In alcuni modelli è stato istituito anche un servizio di reperibilità telefonica qualora dovesse esserci necessità.

Un utilizzo appropriato del simultaneus care consente di ottenere una migliore qualità della vita, assicurando competenze specialistiche appropriate ed evitando accessi al pronto soccorso non necessari, un miglior controllo dei sintomi, una riduzione della depressione e dell’ansia, anche da parte del caregiver.

 

Ida Baiano

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