I legali: “Svolta storica per i professionisti della salute. Il nostro impegno al fianco dei lavoratori”
Novità in arrivo nell’ambito delle retribuzioni dei tirocini di specializzazione per professionisti non medici, a seguito dell’approvazione dei recenti emendamenti presentati dalla deputata Marta Schifone (Fratelli d’Italia) e dalla deputata Marianna Ricciardi (Movimento 5 Stelle). Questo traguardo segna un passo avanti significativo per le categorie coinvolte, frutto di un lungo percorso di battaglie portato avanti con determinazione dalle associazioni Abifb (Associazione dei biologi italiani e dei futuri biologi) e Lapsi (Libera associazione psicologia) oltre che dallo studio legale Leone – Fell & C. che ha supportato la battaglia da un punto di vista legale.
Gli emendamenti approvati modificano l’articolo 8 della normativa vigente e prevedono un contributo economico annuale di 4.773 euro per gli specializzandi iscritti alle scuole pubbliche di specializzazione universitaria, pari a una media di circa 400 euro al mese.
Le categorie interessate includono psicologi, biologi, chimici, farmacisti, fisici, veterinari, odontoiatri e altre professioni sanitarie non mediche.
I fondi destinati a queste retribuzioni sono stati inseriti in un fondo dedicato, con l’impegno a un progressivo aumento delle risorse già nel prossimo futuro.
“Si tratta di un risultato storico – spiegano Francesco Leone e Simona Fell, soci fondatori dello studio legale Leone – Fell & C. – considerando che per decenni gli specializzandi non medici hanno svolto le loro attività senza alcuna forma di retribuzione”.
Tuttavia, permane una criticità rilevante: l’esclusione degli specializzandi iscritti alle scuole private, che rappresentano circa il 90% della categoria degli psicologi. Su questo tema, si sono già svolti incontri con il Sottosegretario Gemmato e con i parlamentari coinvolti, ed è previsto nei prossimi giorni l’avvio di un tavolo tecnico finalizzato a includere le scuole private nella normativa e a incrementare i fondi disponibili.
“Il nostro studio legale – concludono gli avvocati – ha affiancato con impegno le associazioni di categoria in questa battaglia. Riteniamo che questa vittoria rappresenti un primo passo, ma siamo consapevoli che resta ancora molto da fare per garantire un trattamento equo e inclusivo per tutti i professionisti della salute”.
Alessia Cannizzaro
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