L’organizzazione sanitaria
Lo Stato Centrale non è direttamente coinvolto nel sistema sanitario ma ne detta le regole, mentre la gestione viene lasciata ai singoli Lander che programmano i finanziamenti tra ospedale e territorio (ad esempio possono spingere per la prescrizione di farmaci meno costosi e controllare la qualità dell’assistenza ospedaliera). Per le funzioni ospedaliere, l’associazione regionale delle mutue sottoscrive un contratto con ogni ospedale, mentre per le funzioni ambulatoriali negozia un accordo globale con l’associazione regionale dei medici. Le mutue sono chiamate a tutelare gli interessi dei propri iscritti, cercando di influenzare i volumi e rispettare i tetti di spesa assicurativi implicitamente determinati dal Governo attraverso l’aliquota massima di contributi pagabile dagli iscritti.
L’assistenza ospedaliera
La Germania dispone della più costosa rete ospedaliera europea con un eccesso di posti letto ospedalieri (8,3 per 1.000 abitanti rispetto alla media di 4,8 dell’OCSE, del 2,6 della Svezia e del 3,4 dell’Italia), di tasso di ospedalizzazione (25 ricoveri per 1.000 abitanti rispetto alla media di 15,5 dell’OCSE, di 16,2 della Svezia e di 12,8 dell’Italia) e della durata media della degenza (9,2 giorni rispetto alla media di 7,4 dell’OCSE, di 6,0 della Svezia e di 7,7 dell’Italia).
Oltre agli ospedali per acuti esistono 1212 strutture dedicate alla riabilitazione con 168.968 posti letto. Tra queste ultime istituzioni solo il 19% sono pubbliche, il 26% sono private non-profit e il 55% private for-profit. Il 18% dei posti letto sono nelle strutture pubbliche e nelle altre rispettivamente il 16% e il 66%. Accanto a una diminuzione progressiva dei posti letto per acuti, il numero di letti nelle strutture riabilitative e psichiatriche è più che raddoppiato.
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