Un nuovo aberrante annuncio di lavoro online è apparso in queste ore su diversi siti. Stavolta è stato partorito da un’agenzia per il lavoro, che ricerca per un privato una infermiera disposta a lavorare come “dama di compagnia fissa”.
Oramai è diventata una sorta di impunita, sottovalutata e immancabile routine: non c’è settimana in cui non appaiano, qua e là per il web, “abominevoli” annunci di lavoro (VEDI), che sembrano creati ad arte per svilire la professione di infermiere. E, se questo era l’obiettivo, anche stavolta è stato indubitabilmente raggiunto. Con successo.
Mettetevi seduti e reggetevi forte, perché… dopo l’infermiere ‘becchino’ di Urbino (VEDI), l’infermiere ‘vigile urbano’ di Bologna (VEDI), l’infermiere ‘Collaboratore di sala’ di Foggia (VEDI), l’infermiere ‘con mansione promiscua’ di Milano (VEDI) e l’infermiere ‘manutentore’ di Sassari (VEDI), è finalmente arrivata una nuova ‘competenza avanzata’, in grado di dare nuovo lustro al martoriato nome della nostra categoria: l’infermiera “dama di compagnia” di Milano!
Eh sì, avete capito bene: una DAMA DI COMPAGNIA – INFERMIERA, ricercata tramite un annuncio online, da parte di una Agenzia per il Lavoro autorizzata, per accudire una signora anziana residente nel capoluogo lombardo.
In molti, tra i nostri lettori, si staranno chiedendo: cosa diavolo c’entra una infermiera con una “dama” d’altri tempi? Sarà stato mica un errore di ‘battitura’ o di copia-incolla da parte di chi ha compilato l’annuncio? O un qualche lapsus freudiano? Oppure altro non è che la solita confusione, fatta da molti, tra l’infermiere e altre figure (in questo caso quella di badante)?
Purtroppo no… perché in questo gran capolavoro, pubblicato su diversi siti che si occupano di offerte lavorative sul territorio nazionale (e non solo), è specificato che la candidata dovrà possedere obbligatoriamente il “diploma di infermiera, anche vecchio ordinamento”.
Che “vecchio ordinamento” non significhi più nulla da tanti, troppi anni, non ha poi molta importanza… perché non ci sono assolutamente dubbi: cercano una infermiera. Anche se per un lavoro da badante. “Fissa”, per giunta, disponibile alla convivenza e disposta ad accettare orari flessibili.
Ma non finisce qui. Perché per spazzare via ogni residuo di perplessità negli utenti del web alla ricerca di un’occupazione, vengono elencate alcune delle mansioni che la “dama” dovrà svolgere: “compagnia, accompagnamenti, piccolo aiuto vestizione e somministrazione farmaci”.
Fortunatamente, non è stato specificato il compenso. Mancanza che rappresenta, senza dubbio, l’unica ‘gioia’ di quest’altro ignobile e avvilente insulto alla professione di infermiere.
Anche stavolta, dopo aver sprizzato bile da tutti i pori, per quanto mi riguarda ho subitamente segnalato l’obbrobrio al Collegio Ipasvi di Milano e invito tutti i colleghi, professionisti infermieri, a fare altrettanto. Perché è ora di dire basta! E di chiedere tutti, a gran voce, RISPETTO!
Articoli correlati:
Gli infermieri italiani e quegli “abominevoli” annunci di lavoro on line
Competenze avanzate, a Milano nasce l’Infermiere ‘con mansione promiscua’
Pullulano competenze avanzate, arriva l’infermiere ‘manutentore’
Lascia un commento