Tre anni e cinque mesi di reclusione per furto e tentato furto aggravato. Questa la condanna comminata all’oss 41enne Sara Devoti, che all’epoca dei fatti lavorava all’ospedale Villamarina.
Sara Devoti, oss 41enne di Carrara, è stata conndannata in primo grado a tre anni e cinque mesi di reclusione per furto e tentato furto aggravato, reati commessi quando lavorava all’ospedale Villamarina di Piombino (Livorno). Inoltre dovrà risarcire una delle vittime, che si era costituita parte civile.
Stando alla sentenza emessa nel giugno scorso dal Tribunale di Livorno, l’oss avrebbe sottratto denaro dai portafogli di alcuni degenti, impossibilitati a sorvegliare i propri effetti personali. Ma anche una catenina d’oro, la cui scomparsa era stata denunciata ai carabinieri da un paziente del Pronto soccorso, per poi essere ritrovata nell’armadietto della donna.
Quattro furti in dieci giorni. L’ultimo, datato 16 dicembre 2020, è proprio quello della catenina, che il paziente aveva sì consegnato alla oss, ma con la specifica richiesta di riporla nel proprio borsone. In precedenza l’operatrice socio-sanitaria aveva prelevato 540 euro dalle tasche di un anziano che si stava facendo suturare una ferita alla testa.
“Viste le modalità particolarmente fraudolente della condotta tenuta dall’imputata – recita la sentenza del giudice monocratico Chiara Nardi -, non sono concedibili, a parere di questo Giudice, le circostanze attenuanti generiche. Visto l’ammontare della pena inflitta con la presente sentenza, non è concedibile neppure il beneficio della sospensione condizionale della pena”.
Redazione Nurse Times
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