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Sigarette Elettroniche: Un’analisi dettagliata della composizione, dell’efficacia e dei rischi per la salute

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Sigarette elettroniche, Iss dirama allerta di grado 2
A person smokes an electronic cigarette on March 05, 2013 in Paris. AFP PHOTO / KENZO TRIBOUILLARD (Photo credit should read KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images)
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Le sigarette elettroniche, o Electronic Nicotine Delivery Systems (ENDS), hanno guadagnato popolarità negli ultimi anni come alternativa alle sigarette tradizionali.

Ideate nel 2003 a Hong Kong dal farmacista cinese Hon Lik per affrontare il problema del tabagismo, queste apparecchiature sono costituite principalmente da una batteria, un serbatoio contenente un liquido (noto come “prodotto liquido da inalazione”) e un atomizzatore dotato di una resistenza che riscalda il liquido trasformandolo in aerosol. Questo aerosol simula il fumo di sigaretta tradizionale e può essere inalato.

La principale promessa delle sigarette elettroniche è quella di consentire ai fumatori di mantenere la gestualità a cui sono abituati senza produrre sostanze chimiche tossiche dovute alla combustione del tabacco. Tuttavia, le attuali conoscenze scientifiche sembrano porre più dubbi che certezze sulla loro efficacia come strumento per la disassuefazione dal fumo di tabacco. Studi e ricerche hanno fornito risultati contrastanti riguardo all’efficacia delle sigarette elettroniche nella cessazione del fumo di tabacco.

La composizione del liquido vaporizzato dalle sigarette elettroniche varia e può includere acqua, glicol propilenico, glicerina vegetale, nicotina e aromi.

Il contenuto di nicotina può variare fino a un massimo di 20 milligrammi per millilitro di liquido, ed è dichiarato sull’etichetta. Tuttavia, analisi chimiche hanno dimostrato che a volte il liquido etichettato come privo di nicotina può contenerne comunque tracce.

La presenza di nicotina nei liquidi di ricarica rende le sigarette elettroniche una fonte di dipendenza e di potenziali danni alla salute. Il sovradosaggio di nicotina può causare intossicazione acuta, manifestando sintomi come iperventilazione, euforia, nausea, vomito, tachicardia e ipertensione, e nei casi più gravi, convulsioni e compromissione dell’attività respiratoria.

Un altro punto di preoccupazione riguarda la sicurezza degli eccipienti utilizzati nei liquidi, come il glicole propilenico e la glicerina vegetale, a concentrazioni più elevate rispetto a quelli utilizzati nei farmaci destinati all’inalazione approvati dalla FDA. La mancanza di studi sull’inalazione a lungo termine di queste sostanze solleva interrogativi sulla loro sicurezza.

Inoltre, l’aerosol emesso dalle sigarette elettroniche può contenere una varietà di sostanze chimiche, come aldeidi, composti organici volatili, nitrosammine specifiche del tabacco, metalli e silicati. La quantità e la tipologia di queste sostanze possono variare in base alla composizione del liquido e al processo di formazione dell’aerosol. Alcune ricerche hanno evidenziato livelli contrastanti di questi composti, ma la presenza costante suggerisce un potenziale danno respiratorio, specialmente per i consumatori cronici.

La dimensione delle particelle dell’aerosol delle sigarette elettroniche può variare tra 100 e 600 nanometri, simile a quella delle particelle di fumo delle sigarette tradizionali. Tuttavia, è stata osservata una concentrazione maggiore di particolato fine e ultrafine nelle sigarette tradizionali rispetto alle sigarette elettroniche. È importante notare che le particelle ultrafine hanno una maggiore capacità di penetrazione nelle vie respiratorie, sollevando preoccupazioni per chi si trova vicino a chi fuma sigarette elettroniche (esposizione passiva).

Gli effetti sulla salute dentale e gengivale, nonché sul microbioma orale, sono stati segnalati come un altro rischio associato all’uso delle sigarette elettroniche.

Infine, ci sono rischi aggiuntivi legati all’uso non corretto o a difetti di produzione delle sigarette elettroniche, come batterie difettose che possono causare incendi ed esplosioni.

La Direttiva 2014/40/UE stabilisce regole e requisiti per le sigarette elettroniche e i liquidi di ricarica contenenti nicotina, compresa l’obbligatoria notifica al Ministero della Salute e al Ministero dell’Economia e delle Finanze prima dell’immissione in commercio. Il consumatore è incoraggiato a verificare sempre l’etichetta dei liquidi di ricarica, seguire attentamente le istruzioni d’uso e diffidare di prodotti particolarmente economici o acquistati da canali non autorizzati.

Le sigarette elettroniche rappresentano ancora un argomento di studio e dibattito riguardo alla loro sicurezza ed efficacia per la cessazione del fumo. Mentre offrono un’alternativa apparentemente meno nociva rispetto alle sigarette tradizionali, è fondamentale prestare attenzione alle sostanze chimiche presenti nel liquido e nell’aerosol, nonché alle possibili complicazioni derivanti dall’uso improprio dei dispositivi.

La ricerca continua a indagare sugli effetti a lungo termine delle sigarette elettroniche per fornire una base scientifica più solida per valutare il loro impatto sulla salute umana.

Redazione NurseTimes

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