L’assessore regionale alla Sanità ha voluto così augurare buone feste agli operatori messi sotto pressione dall’avanzata del Covid. Da noi contattato, ha detto di essere “favorevole all’obbligo vaccinale”.
Permettere un brindisi a quanti lottano in prima linea contro il coronavirus, ringraziandoli per gli sforzi che stanno sostenendo. È questo il senso dell’iniziativa ideata da Luigi Genesio Icardi, assessore alla sanità della Regione Piemonte, che ha acquistato, pagandole di tasca propria, ben 1.500 bottiglie di vino da consegnare agli operatori sanitari degli ospedali piemontesi. “Natale 2021 – Grazie per il vostro lavoro”, è la frase che campeggia sulle etichette, con tanto di auguri a firma dell’assessore.
«Siamo pienamente consapevoli – ha spiegato Icardi, da noi contattato telefonicamente – delle enormi difficoltà che i nostri operatori sanitari stanno affrontando in questo periodo, sia per l’avanzata del virus sia per la carenza di personale, dovuta anche alle sospensioni dei non vaccinati. Sono persone che non hanno più una vita, costrette a svolgere turni su turni nelle strutture ospedaliere, e sottoposte a forte stress. Non potendole ringraziare tutte di persona, ho allora pensato a questo piccolo gesto di solidarietà e riconoscenza».
Da lunedì il Piemonte andrà in zona gialla e da domani tornerà l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. «Misure opportune – commenta l’assessore –, perché non tutti hanno ancora raggiunto la piena consapevolezza dei rischi ai quali il coronavirus ci espone. La Regione è tenuta a fare la propria parte per contenere i contagi. Quindi ben venganio le nuove restrizioni, se ci consentono di mettere un freno alla diffusione del virus e di alleggerire la pressione sugli ospedali».
Infine una considerazione sui numeri del Piemonte e una presa di posizione netta in tema di obbligo vaccinale: «Siamo la terza regione italiana per tamponi eseguiti e la seconda per terze dosi, con numeri al di sopra della media nazionale in fatto di popolazione vaccinata. Eppure la situazione resta difficile a causa di quelle poche persone che ancora non si vaccinano e che favoriscono così la diffusione dei contagi, creando pressione sugli ospedali, costingendoli a riconvertirsi in strutture Covid e, di conseguenza, impedendo le cure a chi soffre di altre patologie. Per questo non nego di essere favorevole all’obbligo vaccinale, con assunzione delle relative responsabilità a carico dello Stato».
Redazione Nurse Times
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