L’Ospedale Covid nella Fiera del Levante di Bari, quale perno fondamentale del piano pandemico permanente della Regione Puglia, assume la funzione di “dispositivo di sicurezza multiuso” si legge nel documento di presentazione del piano di attivazione dell’ospedale in Fiera.
L’ospedale nasce dalla necessità di potenziare i posti letto in previsione di una terza ondata Covid, e, nello specifico di riorganizzare sul territorio
regionale i posti letto ordinari, di sub intensiva e intensiva, incrementandone la dotazione in linea con quanto disposto dal Ministero della Salute.
La Struttura si caratterizza per la sua organizzazione flessibile, capace di fornire una tempestiva risposta assistenziale in caso di improvviso incremento della curva pandemica, assicurando i diversi livelli di intensità
di cure richieste. L‟Ospedale è suddiviso in Moduli di degenza e blocchi dei servizi, organizzato in modo tale che il flusso di persone e il transito delle cose sia logisticamente proceduralizzato.
La Struttura Ospedale Covid, presso la Fiera del Levante, si estende su 4 Padiglioni (padiglioni n.9,n.11 n.13 e n.18) per un totale di 14.000 m2 , come si evince dalla Piantina di seguito riportata:

Lo scopo del documento presentato (e che qui alleghiamo) è quello di comunicare agli stakeholders interni ed esterni all’Azienda Ospedaliero Universitaria Consorziale Policlinico di Bari che, a vario titolo, sono coinvolti nel processo in argomento, la ratio del progetto fiera, garantendo la più completa informazione. Il documento è stato suddiviso per Area specifica e per capitoli, nei quali sono stati descritti tutti gli interventi amministrativi, tecnici, strumentali, procedurali e gestionali propedeutici e necessari ai fini dell‟attivazione della Struttura.
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- Caos San Raffaele, Opi Torino: “Non è un caso isolato”
- Ospedali italiani, UGL Salute: “Dati Agenas confermano frattura Nord-Sud. Urgono soluzioni per garantire ovunque lo stesso livello di assistenza”
- Caos San Raffaele, i sintomi c’erano da tempo. Nursind: “Esodo di infermieri negli ultimi tre mesi. Ricorso a cooperativa per tagliare costi”
- Toscana, Ordine psicologi: “C’è un’emergenza silenziosa da affrontare: i caregiver a rischio isolamento”
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